Roma. Nell’ultima ora gli animalisti si sono riuniti davanti al Senato e hanno deciso di far sentire la propria voce davanti alle istituzioni e al governo. Stanno protestando a grand voce contro gli abbattimenti di cinghiali e contro il decreto “Far West” inserito di recente anche in Legge di Bilancio e voluto fortemente dalla fazione Fratelli d’Italia per fronteggiare anche quello che rappresenta ad oggi una delle problematiche più spinose della Capitale, la presenza di cinghiali per le strade. Tra di loro c’è anche Enrico Brizzi, animalista e influencer, da tempo ormai concentrato sulle sue battaglie e con il quale abbiamo avuto spesso la possibilità di parlare.
La protesta degli animalisti davanti a Palazzo Madama
Nel video, le immagini delle proteste in corso da parte della folla riunitasi all’ingresso di Palazzo Madama, su via San Luigi dei francesi, e controllati dalle forze dell’ordine che sono intervenute togliendo, per il momento, lo striscione di cui erano muniti. “Assassini, venduti”, questo il grido della protesta, con il dito è puntato contro Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia e primo firmatario dell’emendamento alla legge di Bilancio che consentirà l’abbattimento della fauna selvatica in città, nelle aree protette e nei periodi di divieto e silenzio venatorio.
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Il problema dei cinghiali a Roma
Gli ungulati ormai hanno la cittadinanza onoraria a Roma, e vivono in perfetta armonia con le regole urbane, attraversando la strada sulle strisce e rispettando anche i ritmi del traffico. Ma non sono rare anche le aggressioni nei confronti dei cittadini, dal momento che qualche esemplare può risultare anche spaventato ed avere così una reazione violenta. Le soluzioni erano diverse sul tavolo, ma il governo opta per l’abbattimento, di fatto, rinunciando completamente alle richieste degli animalisti.
L’emendamento Far West, cos’è
Lo chiamano “Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile mediante abbattimento e cattura”, ma ”Emendamento Far West” rende meglio. Così, il governo ha deciso di asfaltare gli animalisti, tirando dritto con il suo personale emendamento inserito proprio nella Legge di Bilancio al fine di consentire ”“gli abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città”. La novità, proposta dal deputato Tommaso Foti (Fdi), era stata inizialmente giudicata inammissibile, ma poi è stata riqualificata e ufficializzata.
Cosa prevede
L’emendamento in questione, per come lo si intende, sarà attuabile anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, e anche nei periodi di divieto. Le operazioni saranno coordinate dal Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, il quale potrà avvalersi di cacciatori regolari e riconosciuti, di guardie venatorie e anche degli agenti della Locale muniti di licenza.