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Fiumicino, disabile disperata inizia lo sciopero della fame per protesta contro il Comune

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Ha iniziato lo sciopero della fame per vedere i suoi diritti finalmente riconosciuti, la signora Angela Di Mastromatteo, la donna che, in preda alla disperazione, ha pubblicato un video su Facebook nel quale si vedono le sue precarie condizioni di salute. La donna denuncia la mancata assistenza da parte delle istituzioni.
Dopo la pubblicazione, è arrivata la risposta del sindaco Esterino Montino.
“A seguito della denuncia pubblica sui social network da parte della signora Angela Di Mastromatteo mi corre l’obbligo di qualche opportuna precisazione – ha dichiarato il Primo Cittadino di Fiumicino – Oggi mi sono recato in visita alla signora, accompagnato dall’Assessore alla Salute e ai Servizi Sociali, Paolo Calicchio e dal funzionario dei Servizi Sociali per portarle la mia vicinanza e solidarietà e per cercare di arrivare in tempi rapidi a una soluzione condivisa che possa essere di sostegno, anche economico, a una persona in grave difficoltà. Una visita che segue quella di sabato 2 novembre da parte dell’Assessore ai Servizi Sociali. Mi preme sottolineare che il livello di attenzione del Comune di Fiumicino è sempre stato alto, nel caso specifico, come lo è in quello delle oltre 500 persone quotidianamente assistite dai servizi sociali e purtroppo in continuo aumento. Oltre all’impegno già in atto da circa due anni che l’Amministrazione ha assunto nei confronti della signora, nei prossimi giorni riconosceremo l’assistenza domiciliare indiretta, in modo da garantire una continuità assistenziale adeguata. So bene che gli iter procedurali e burocratici, il rispetto delle tempistiche dettate dalla legge alcune volte cozzano contro le esigenze sociali di chi, come la signora, vive in condizioni di difficoltà. Ho assicurato ad Angela Di Mastromatteo tempi celeri per l’erogazione dell’indiretta, decisa e assegnata sei giorni fa dai Servizi sociali del Comune di Fiumicino. Le ho anche chiesto di interrompere lo sciopero della fame messo in atto che rischia di minare la sua già precaria salute. Un appello che le faccio anche pubblicamente a nome dei tanti amici che in questi giorni mi hanno scritto particolarmente preoccupati delle sue condizioni psicofisiche. In ultimo faccio una richiesta anche alle altre Istituzioni e agli enti preposti alla cura ed assistenza della persona. Serve una rete che garantisca l’interazione e l’integrazione tra diverse istituzioni e diverse strutture per quanto riguarda pazienti affetti da malattie rare. Enti e Istituzioni specificatamente deputati all’assistenza sanitaria. Penso, in questo caso, anche alla Asl di appartenenza. Servono percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, il Comune di Fiumicino, come qualsiasi altro ente locale, non è in grado, per i limiti dettati dalle proprie competenze, di dare tutte le risposte necessarie e indispensabili a questi cittadini bisognosi di salute”.

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