Ad Ostia, piccole grandi storie che scaldano il cuore. Un vero e proprio miracolo di Natale, quello avvenuto sul ponte pedonale di Ostia, sulla ferrovia Roma-Lido: a compierlo è stato Ion, detto Giovanni, un signore romeno vittima delle disoccupazione, 50 anni, che ha letteralmente adottato il cavalcavia sulla ferrovia della Roma-Lido abbandonato da decenni da Ama e dal Municipio. Proprio lui ha deciso di rimetterlo a nuovo.
Il piccolo grande miracolo di Ostia
Un lavoro che andava avanti da tempo, e che oggi, proprio per Natale, è stato terminato. Il ponte pedonale è un passaggio strategico nel cuore della città, ma nonostante questo, era arrugginito, fatiscente, logoro e sporco. Nel giro di un mese Giovanni lo ha rimesso in sesto, completamente a nuovo, pulito dipinto utilizzando i soldi raccolti dalle offerte volontarie dei residenti. E così, nella mattinata di ieri, alle ore 10.00 della Vigilia di Natale, ha finito di dipingere l’ultimo tratto di un lato della ringhiera: oggi, Ion si riposerà, ma domani riprenderà nuovamente il suo lavoro e cercherà di completare anche l’altro lato della ringhiera. Oggi, alle 10 del 24 dicembre, vigilia di Natale, ha finito di dipingere l’ultimo tratto di un lato della ringhiera: un giorno di riposo tra Natale e Santo Stefano e poi finirà l’altro lato della ringhiera.
Chi è Ion, detto Giovanni
Giovanni, come lo chiamano i residenti, viene dalla Romania, ed ha vissuto a Ostia per alcuni anni, quando ancora aveva un lavoro. Poi, il dramma: ha perso il suo lavoro e ora si ritrova disoccupato all’età di 50 anni, ha lasciato Ostia e vive a Campo Ascolano, ospite presso alcuni amici. Ma, nonostante la lontananza, Ion è rimasto legato alla comunità: e così, ha deciso di rimboccarsi le maniche e fare qualcosa per essa. A partire dalle pulizie dei marciapiedi, del ponte, fino ad arrivar alla raccolta delle offerte per mettere in sicurezza i gradini rotti, verniciare e ripotare a nuovo quel tratto di strada, così importate e strategico per il transito. Un vero e proprio miracolo, non divino, tutto umano, fatto da chi non si è lasciato abbattere dalle avversità.