Roma. Il concordato è stato superato e Atac è salva. A novembre 2021 il Sindaco Gualtieri aveva presentato il primo rapporto sulla città di Roma in cui la società dei trasporti Atac risultava fortemente in crisi e a rischio fallimento. Il Sindaco di Roma e la società, quindi, avevano iniziato le trattative con i creditori per cercare di salvare l’azienda. E ora l’impresa che sembrava impossibile e difficile è riuscita: l’azienda capitolina dei trasporti è salva, il concordato è stato chiuso.
Cos’è il concordato
Il concordato preventivo intrapreso dalla società di trasporti Atac e il Sindaco Gualtieri è uno strumento che la legge mette a disposizione dell’imprenditore in crisi o in stato di insolvenza. Il concordato si chiude con un accordo che cerca di rendere parzialmente felici i creditori, così da evitare la dichiarazione di fallimento dell’azienda. Solitamente parliamo di processi lunghi attraversati da varie trattative in cui si può giungere ad un accordo destinato a portare ad una soddisfazione anche parziale dei creditori.
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Il concordato un anno fa
Le trattative per il superamento del concordato sono iniziate circa un anno fa, dopo il primo punto sulla situazione della città del nuovo Sindaco Gualtieri, il quale aveva dichiarato: “Ama e Atac hanno un nuovo management selezionato con procedure di evidenza pubblica, e siamo ormai in dirittura di arrivo sul superamento del concordato Atac evitando il fallimento dell’azienda”.
Oggi è stato raggiunto l’accordo e Atac è salva
Dalle dichiarazioni del Sindaco Gualtieri sembra che un accordo sia stato raggiunto e che il concordato sia stato superato. Ciò vorrebbe dire che la società dei trasporti ATAC è salva e i creditori dell’azienda sono stati, almeno parzialmente, ricompensati. Ecco quanto ha dichiarato Gualtieri durante una conferenza dopo una delle riunioni definitive con i creditori e i mediatori: “Atac riacquisisce capacità di investimento, può bandire gare e affrontare nuovi investimenti. Per chiudere il concordato ci siamo trovati con debito residuo 117 milioni che ha richiesto una azione industriale strategica. Aver portato a termine una azione di tale portata in un anno è un risultato storico. Abbiamo salvato e risanato Atac, mettendola in condizione di essere rilanciata”.
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I risultati dell’azienda
L’azienda di trasporti Atac è salva grazie all’aiuto della Regione Lazio e al Sindaco Gualtieri. Adesso sembra che l’azienda abbia risanato i creditori e abbia evitato il rischio del fallimento. Uno degli obiettivi era quello di tornare ad investire, e sembra proprio il nuovo piano dell’azienda. Gualtieri sottolinea la rapidità d’intervento: “Abbiamo fatto tutto questo in un anno, è un risultato incredibile. Finalmente Atac può ripartire“.
“Con la chiusura del concordato, Atac riparte dopo anni di incertezza. E’ un risultato importante raggiunto dalla nostra amministrazione attraverso il lavoro e la determinazione del sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessore alla mobilità Eugenio Patanè. Un passaggio fondamentale è stata l’approvazione giovedì in Assemblea capitolina della transazione di circa 36 milioni di euro, un atto di grande responsabilità attraverso il quale abbiamo compiuto un passo decisivo per permettere alla nostra azienda di trasporti di rimettersi in moto. E’ una svolta importante e determinante. Sono state create finalmente le condizioni per salvare, risanare e rilanciare Atac. Il nostro obiettivo è garantire servizi efficienti ai romani e ai tanti turisti, con standard di qualità internazionali e moderni, degni di una Capitale mondiale”, ha affermato la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli.
“Ringrazio – continua la presidente Celli – il sindaco Gualtieri per il suo impegno diretto che ha permesso di arrivare ad un emendamento alla manovra del Governo che consentirà per il 2023 di alleggerire la gestione commissariale per 100 milioni di euro. Si tratta di risorse preziose per garantire servizi essenziali evitando tagli al bilancio di Roma Capitale che, nel rispetto dell’iter amministrativo, arriverà nelle prossime settimane in Aula. Al tempo stesso, ci uniamo al grido d’allarme del sindaco per i mancati ristori per gli enti locali nella legge di bilancio dovuti alle minori entrate Imu e sosteniamo la sua proposta di un tavolo su Roma Capitale anche in vista delle prossime sfide che ci attendono, come il Giubileo 2025”.