L’aggressione
Tutto si svolge mercoledì 7 dicembre, in via Manfredonia. Luca (nome di fantasia, ndr), 14 anni, esce di casa alle 8:00 del mattino per andare a scuola. Fa solo pochi metri quando si trova a poca distanza dai due che stanno litigando furiosamente. Accanto a loro c’è un cane, un bulldog. L’animale, nel vedere il 14enne, prende la rincorsa e gli si avventa contro. È un attimo. Il ragazzo cerca di ripararsi il volto e il cane lo azzanna al braccio, procurandogli delle ferite profonde.
Luca inizia a urlare dalla paura e dal dolore. Nessuno interviene per aiutarlo. Ma le sue urla le sente la madre, che accorre, trovandolo sanguinante. Per fortuna Luca è riuscito a liberarsi dalla morsa del cane, prima che lo mordesse anche in altre parti del corpo.
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“C’è troppa omertà”
“Abbiamo chiamato i soccorsi”, racconta la mamma. “Mio figlio è stato portato in ospedale per le cure del caso. La polizia ha identificato la donna e il suo cane, ma non c’erano precedenti per l’animale, quindi non è stato possibile fare nulla”. Poi aggiunge: “Il cane gira per il quartiere libero e senza museruola: è di grossa taglia e aggressivo. Chi lo incontra deve stare attento. Mio figlio adesso, a distanza di due settimane, fisicamente sta benino, ma se ci fosse stato un bambino più piccolo lo avrebbe preso al collo o alla gola. Riflettiamoci su”.
A Luca è inoltre rimasta la paura legata a quanto accaduto. “Mi dispiace che, mentre mio figlio era sotto casa con il braccio sanguinante, fossero tutti in finestra a guardare: mancavano i pop corn. Se fosse accaduto qualche anno fa sarebbero scesi tutti”. Nessuno è intervenuto, in un clima di omertà o comunque di disinteresse. “Il cane si chiama Rocky – dice una signora – è un cucciolo… purtroppo ce l’ha una ragazza tossicodipendente che lo usa per sua difesa. È una vita che dico di riprenderci il quartiere, di scendere, bloccare queste piazze 24 ore su 24, sotto gli occhi di tutti. Ma non interessa niente a nessuno. Aspettiamo sempre che succeda la disgrazia”.