Tra gli obiettivi degli avvocati’ finiti nel mirino della Procura della Repubblica di Roma con l’accusa di corruzione – due avvocati sono finiti ai domiciliari un magistrato è stato sospeso – c’erano anche gli affari sulla ‘partita delle perdite idriche’ dell’acquedotto di Imperia. In particolare era il docente universitario e avvocato Federico Tedeschini ad essersi prefissato questo obiettivo con il supporto del commissario dell’Ato ovest, Gaia Checcucci, compagna dell’avvocato Pierfrancesco Sicco, quest’ultimo incaricato dalla Regione Liguria di potenziale la condotta idrica.
Il sistema di triangolazione delle fatture
Sicco-Checcucci secondo le risultanze investigative, si propongono di chiedere diverse consulenze per attuare il ‘sistema di triangolazione delle fatture’ e in questo giro di affari tirano dentro Tedeschini al quale si rivolgono sottolineando: “C’hai una montagna ancora ferma da Gaia. 120mila euro”. Il professore avrebbe dovuto restituire parte delle somme, ma non ha rispettato l’accordo, non completamente. Sul considerevole ammontare di soldi pubblici a disposizione versa alla coppia poco più di 10mila euro, provocandone le ire.
L’amicizia con tra il prof e il giudice
Gli impegni professionali sui quali può contare Tedeschini sono notevoli. Ci sono incarichi che sono oggetto di accertamenti dei carabinieri e tra questi quelli che gli arrivano “da diversi enti, quali Maticmind e l’Autorità di bacino distrettuale Appennino Meridionale, ai quali si interessa Sicco”. Il prof poteva contare anche su altri ‘appoggi’. Uno tra tanti il presidente della III Sezione del Tar, Saverio Maria Russo che consentiva a Tedeschini di conoscere le domande che gli sarebbero state rivolte in udienza, in cambio il magistrato aveva chiesto a Tedeschini aiuto per un avanzamento di carriera. E il docente universitario aveva trovato supporto nel suo amico giudice anche quando aveva presentato ricorso per difendere uno studio di ingegneria escluso dal progetto per la Riqualificazione urbanistica del nodo Termini e di piazza Dei Cinquecento, a Roma. Insomma tra i due c’era uno scambio di favori che nel corso delle indagini emergono numerosi.
Il caso ‘Termini’
Arriva il giorno dell’udienza nel quale si deve discutere il caso Termini. Anche qui Russo anticipa le domande al suo ‘amico’ : “Ho trovato un montaggio, ti farò una domanda sulla illuminotecnica e a che serve nell’economia dell’appalto”. I due ‘compari’ trovano il modo di creare le condizioni perché il ricorso venga accolto e Tedeschini esulta: “Andiamo a festeggiare!”.
“Ti confesso – si legge nell’ordinanza del gip uno scambio tra Tedeschini a Russo – io ho avuto grandi amici e potenti nemici. Siccome sono uno che, bene o male, si sa muovere. Capito? Anche perché quando fai il professore sei un teorico, quando fai l’avvocato e stai in battaglia, li fotti i teorici!”. Russo resta ammaliato dalle parole del prof e dice: “Ecco, a me è mancata questa capacità di sapermi muovere!”. Compiaciuto Tedeschini ha replicato; “Tutti quelli che hanno provato a fottermi poi si sono trovati… Dicevano sempre: ‘Tedeschini sai dove lo metti ma non sai dove lo ritrovi’. Questo è il migliore dei complimenti che ho mai ricevuto”.
Oggi iniziano gli interrogatori di garanzia verrà sentito il giudice Russo, domani sarà la volta dell’avvocato Covino.
Roma, corruzione in Tribunale: arrestati due avvocati e misura interdittiva per un magistrato