Resti di animali e di cibo, nonché frammenti di ornamenti usati durante gli spettacoli e abiti di scena. Questo quanto emerge dall’analisi del sistema fognario del Colosseo. Condotto dalla Soprintendenza capitolina, lo studio sul sistema di drenaggio delle antiche fogne dell’Anfiteatro Flavio ha permesso di capire il funzionamento del sistema idraulico e di smaltimento delle acque sotterranee. Delle informazioni antichissime quelle venute a galla, risalenti al 523 d.C e riconducibili agli spettacoli dei gladiatori e a quanto ruotava intorno a quel mondo, offrendo un prezioso spaccato della quotidianità romana del tempo.
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Cosa è stato trovato durante lo studio del sistema fognario del Colosseo
Ossa di orsi, leoni, cani di razza bassotta. Questo quanto hanno trovato speleologi, architetti e archeologi durante il lavoro. Gli animali pur di divertire gli spettatori durante gli spettacoli andavano incontro a morte certa e il lavoro ne ha rinvenuto, a distanza di moltissimi anni, i resti. Ma non solo. Venuti a galla durante i lavori anche resti di cibo come uva, pinoli, fichi o ancora, trovati degli oggetti come i dadi. Per quel che riguarda i resti di cibo, essi permettono di avere un quadro maggiormente completo e dettagliato di quella che era la dieta al tempo degli antichi romani. Inoltre, per lo studio sono stati utilizzati dai ricercatori dei robot filoguidati che si sono fatti largo nel canale.
Trovati anche ornamenti di scena
Ornamenti degli spettacoli e abiti di scena, sono stati ritrovati durante quest’interessante studio. Ritrovamenti che a distanza di migliaia di anni permettono di capire com’erano soliti abbigliarsi gli antichi romani in occasione degli spettacoli che si tenevano nell’anfiteatro. Ritrovate inoltre, 53 borchie (oltre a diverse monete) di età romana. Un vero e proprio museo a cielo aperto quello che caratterizza la città di Roma, offrendo agli esperti una serie di tesori ancora tutti da scoprire.
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