A Latina, l’ennesima storia di violenze in famiglia. Oggi raccontiamo le violenze di un giovane pontino, che all’interno della propria casa prima aveva picchiato il padre, poi successivamente la madre e sua sorella. Non contento delle violenze messe in atto, aveva pure minacciato di morte il proprio papà attraverso numerose telefonate. Alla Polizia di Stato non è rimasto altro che arrestarlo, così da tutelare al meglio i familiari.
“Vi ammazzo di botte”: le minacce di un figlio alla propria famiglia
Nella mattinata di ieri 16 dicembre gli agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto in flagranza un italiano 27enne residente in città per maltrattamenti ai danni dei genitori e della sorella. L’attività d’indagine ha avuto origine nella serata del 15 dicembre scorso, allorquando i poliziotti delle Volanti sono intervenuti presso l’appartamento ove il ragazzo risiede con la sua famiglia. In tale occasione il 27enne aveva aggredito per l’ennesima volta suo padre, colpendolo violentemente con calci e pugni e minacciando al contempo la madre e la sorella.
Dopo essere stato dimesso dall’ospedale, ove era stato trasportato per una valutazione del suo stato psichico, ha telefonato numerose volte al padre, minacciandolo di morte. Nella mattinata di ieri, quindi, i genitori si sono recati presso il locale Ufficio Denunce per presentare una seconda querela – in aggiunta a quella sporta il 3 dicembre scorso in occasione di un altro intervento, allorquando erano state sequestrate due accette – riferendo dei numerosi episodi di aggressioni ed angherie subite dal figlio, sempre per futili motivi. In quei momenti, il ragazzo è giunto nei pressi della Questura, iniziando a tempestare di telefonate il padre ed affermando che sarebbe entrato all’interno per ammazzarli di botte.
A quel punto, gli agenti della Sezione Reati contro la Persona hanno accompagnato il ragazzo all’interno degli uffici della Squadra Mobile e, in ragione di quanto ricostruito sino a quel momento, lo hanno tratto in arresto. Il ragazzo, su disposizione del P.M. di turno, è stato trattenuto presso le locali camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo, tenutosi nella mattinata odierna, all’esito del quale l’arresto è stato convalidato ed è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere.