«È Natale, siamo tutti più più buoni. Perciò rimetto la querela». Colpo di scena in un processo che vedeva imputata una coppia per truffa online. Secondo l’accusa i due si sarebbero resi responsabili di una serie di vendite sul web, riguardanti in particolare il noto elettrodomestico Bimby (ma non solo), non andate a buon fine, nel senso che i prodotti non sarebbero mai stati consegnati agli acquirenti. Ma nel corso del processo in corso di svolgimento a Tivoli è arrivato il colpo di scena.
Le presunte vittime ritirano la querela
Sì perché, da quanto si apprende, nel bel mezzo del procedimento in aula, la parte offesa, ovvero le presunte vittime, hanno rimesso la querela “graziando” così di fatto i truffatori o presunti tali (in effetti il compito di chiarire le due posizioni degli accusati era stato affidato proprio al processo che invece verrà così estinto). Il dibattimento, svoltosi sotto lo sguardo attento del Presidente dott.ssa Maria Grazia Patrizi al Tribunale Penale di Tivoli, vedeva imputati P.M., 34enne di nazionalità nigeriana, difesa dall’avv. Roberto Civita del Foro di Napoli, e S. C., 61enne di Napoli, difeso degli avvocati Assunta Carrano del Foro di Napoli ed Antonino Castorina del Foro di Reggio Calabria.
Le indagini
I due erano stati messi sotto indagine dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Arianna Armanini in quanto avrebbero, in concorso tra loro, per tramite di un noto portale on line dedicato alle vendite, simulato il commercio di prodotti, in particolare modo del “Bimby”, che mai sarebbero stati consegnati e che mai erano stati comunque in possesso dei presunti venditori.
Le posizioni dei due indagati per truffa
Nello specifico, mentre la giovane donna nigeriana sarebbe stata la titolare della carta ove venivano fatte queste ricariche da ignari acquirenti, l’uomo, con numerosissimi precedenti penali legati a reati di varia natura tra i quali rapina, furto, estorsioni e stupefacenti si sarebbe dedicato ultimamente alle truffe on line coordinando direttamente queste presunte operazioni illecite di vendita.
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La conclusione del processo
Così, mentre il processo avrebbe dovuto proseguire l’iter dibattimentale con l’escussione di tutti i testimoni, stabilendo quindi la verità dei fatti, durante l’ultima udienza è arrivato il colpo di scena con la parte offesa che davanti ai testimoni presenti in aula ha rimesso la querela. Motivo? Il periodo natalizio, che rende tutti – o quasi – più buoni. «Signor Giudice – ha detto il truffato – è Natale, non mi va di procedere con la denuncia. Perciò la ritiro». Senza, peraltro, chiedere nemmeno indietro i soldi che gli erano stati indebitamente tolti. Con il nuovo anno e la prossima udienza in calendario per Febbraio il procedimento sarà quindi estinto e concluso.
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