Risolto almeno uno dei misteri legati agli incendi di Ardea, quello al centro sportivo. Dalle prime ore di stamane, il personale della 5^ Sezione “Reati contro il Patrimonio” della Squadra Mobile sta eseguendo un’ordinanza cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di 6 persone – tra cui un soggetto colpito da un’ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari – ritenute responsabili, a vario titolo, del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, in particolare rapine aggravate ai danni di Istituti di credito ed Uffici postali, ricettazione di motoveicoli rubati atti allo scopo e incendio.
L’attività criminosa, durata circa otto mesi, è stata giornalmente monitorata da personale della Squadra Mobile nel corso di riservati e delicati servizi di pedinamento ed osservazione nei quali sono stati documentati i contatti dell’associazione per delinquere, i sopralluoghi effettuati di giorno e di notte.
Nel corso delle indagini sono state sventate alcune rapine a mano armata ed è stato documentato il ruolo di un personaggio storico della malavita romana, pluripregiudicato per omicidio, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, usura, estorsione ed altro, abbia dietro corrispettivo in denaro incaricato gli associati per delinquere di appiccare un incendio ad una struttura sportiva di Ardea che era stata cosparsa di liquido infiammabile.