Il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia, che si dice essere il giorno più corto dell’anno. Ma se state pensando di usarlo come scusa per non avere tempo per fare tutti i compiti. Vi state sbagliando perché non è vero. In realtà il giorno più corto è il 21 dicembre, cioè il solstizio d’inverno. Il termine solstizio deriva dal latino solstitium, ed è composto da sol, che vuol dire sole e sistere, che significa fermarsi (perché nei giorni attorno al solstizio il sole sembra tramontare sempre nello stesso punto).
Il 13 dicembre è il giorno più corto dell’anno?
Dal punto di vista astronomico, il solstizio d’inverno è il giorno dell’anno in cui il sole, a mezzogiorno, passa più basso sull’orizzonte. È (anche) per questo che fa così freddo. In effetti il 13 dicembre il sole tramonta prima del 21 dicembre, ma anche l’alba giunge in anticipo e dunque le ore di luce rimangono superiori a quelle del solstizio. La vera ragione del motto però è più “politica”. Nel papa 1582 infatti, Papa Gregorio XIII volle cancellare le differenze tra il calendario civile e quello solare (o giuliano, in onore di Giulio Cesare) e istituire un nuovo, unico sistema: il calendario gregoriano appunto, che poi è quello che usiamo oggi.
Per effettuare questa riforma, Papa Gregorio eliminò i giorni dal 6 al 12 ottobre 1582, che di fatto non sono mai esistiti. In questo modo il solstizio d’inverno, che secondo il vecchio sistema cadeva proprio tra il 12 e 13 dicembre, passò all’attuale 21 dicembre, che è ufficialmente il giorno più corto dell’anno. A Brescia, e provincia, i bambini aspettano il 13 dicembre con trepidazione: la leggenda popolare vede passare Santa Lucia casa per casa, con un carretto trainato da un asinello pieno di doni che si annuncia con il suono di una campanella d’argento. A Palermo si festeggia oggi la fine della carestia del lontanissimo 1646, proprio perché quel giorno arrivò un bastimento carico di cereali che sfamarono la popolazione.
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