Ha preso la pistola noleggiata al poligono di Tor di Quinto e mai riconsegnata. E questa mattina si è recato alla riunione condominiale del Consorzio armato. L’uomo che intorno alle 9:30 di oggi, 11 dicembre, ha fatto fuoco all’interno del bar “Al Posto Giusto“, in via Monte Giberto, a Roma. Il chiosco era chiuso al pubblico ed era stato utilizzato dai condomini proprio per la riunione. Ma tensioni e vecchi rancori hanno fatto scatenare la rabbia di Claudio Campiti, uno dei consorziati.
La sparatoria a Roma
L’uomo ha estratto l’arma, tra lo stupore e le urla di terrore dei presenti. E ha iniziato a fare fuoco, uccidendo sul colpo tre donne. Una – anziana – è rimasta riversa sulla sedia, ancora con la mascherina sulla bocca, colpita al torace. Altre due non hanno avuto scampo. Diversi i feriti, tra cui una donna di 80 in modo grave.colpita a un polmone. Gli spari sono risuonati in tutta la zona e immediatamente decine di persone hanno chiamato i soccorsi.
Sul posto in pochissimo tempo sono arrivate diverse ambulanze, i carabinieri e la polizia. I feriti sono stati portati nei vari ospedali della città. La donna più grave è stata trasportata al pronto soccorso del Policlinico Umberto I, in codice rosso. Fortunatamente non sembra essere in pericolo di vita, in quanto il proiettile è uscito dal polmone.
Roma, il killer di Prati si riprendeva mentre uccideva: nel cellulare i video choc
L’assassino
L’omicida è Claudio Campiti, un uomo di 57 anni, del posto, residente nel Consorzio, a Colle Salario. Evidentemente provava rancore nei confronti dei consorziati. Qualcosa durante la riunione di condomino ha fatto scattare la sua rabbia. Ha tirato fuori la pistola che aveva preso a noleggio nel poligono di Tor di Quinto, dove si era allenato. Non aveva riconsegnato l’arma, come da prassi, dopo aver lasciato il poligono, ma l’aveva portata via con sé.
Ha urlato “Vi ammazzo tutti!“, poi ha iniziato a sparare all’impazzata. E’ stato bloccato da alcune persone, che lo hanno disarmato e buttato a terra, disarmandolo. “L’ho visto entrare – ha raccontato una coppia di consorziati – aveva una pistola carica e ha iniziato a sparare, ma aveva anche un altro caricatore pieno. Ha detto che ci avrebbe uccisi tutti. E lo avrebbe fatto, se non lo avessimo fermato”. “Io stesso ho provato a saltargli addosso, ma già altri gli si erano buttati addosso per farlo smettere. Aveva bloccato la porte e ci ho messo un po’ per far uscire la gente. Se non fosse stato per noi sarebbe stata una strage, aveva 2 caricatori e altre cartucce. Ho visto una ragazza accanto a me che è stata colpita ed è morta”.
“Non era di certo matto. Aveva problemi con il Consorzio – ha dichiarato la vicepresidente del consorzio Velleverde Luciana Ciorba -Noi lo abbiamo denunciato più volte per le minacce che ci sono state rivolte. Ha minacciato anche i bambini. Basta pensare che una volta ha posizionato uno striscione con la scritta ‘consorzio gauss’. Il fatto è che non voleva pagare le spese del consorzio”. Se non lo avessero bloccato, l’uomo avrebbe continuato. E ucciso ancora. Adesso il 57enne si trova in caserma dai carabinieri, che lo stanno interrogando. E’ accusato di triplice omicidio.
Alessia Sbal, la sorella va a casa del camionista: ”Assassino, vieni fuori e chiedi scusa!”
Le denunce pregresse
Ma l’uomo già in passato aveva minacciato gli altri condomini e per questo era stato denunciato nelle opportune sedi. Ma senza alcun esito. Sembravano minacce che non avrebbero avuto alcun seguito, come spesso accade nei condomini. E invece questa volta volta è finita con una strage. Ma i presupposti che qualcosa potesse andare male c’erano, indicati nel blog che l’uomo aveva, dove si potevano leggere frasi come: “BENVENUTI ALL’INFERNO, Qui al Consorzio Valleverde con il Codice Penale lo Stato ci va al Ce**o, qui denunciare è tempo perso, sono tutti ladri, è un feudo concesso dallo Stato”. Ma anche: “Qui la banda a delinquere del Consorzio e dello Stato di Me**a ti dice come devi pagare il pizzo senza rompere i co***ni ma elegantemente dice solo che DEVI “PARTECIPARE”, oppure “Il Consorzio Valle Verde è in realtà una associazione a delinquere (come dicono a parole in Procura), direi anche mafiosa”.
Gualtieri: “Episodio gravissimo”
“Gravissimo l’episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l’ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie”, scrive in un tweet il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.