Un presunta truffa ai danni dell’Asl che ha comportato, come diretta conseguenza, il blocco momentaneo dei conti lasciando i dipendenti senza stipendi e, quel che è peggio, i pazienti senza i farmaci di cui hanno bisogno. Nelle ultime ore, infatti, la proprietà del Gruppo INI ha comunicato alla UIL FPL Roma e Lazio, ed alle altre Organizzazioni Sindacali, che a seguito di un’indagine portata avanti dalla Procura di Velletri, per una presunta truffa nei confronti della ASL Roma 6, di aver bloccato tutti i conti correnti del Gruppo, nonché quelli della famiglia Faroni socia di maggioranza di INI Spa. Una vicenda giudiziaria intricata, non proprio facile, e che tra l’altro porta con sé delle preoccupanti conseguenze. Conseguenze che si riversano non solamente sulla sede di Grottaferrata ma, in realtà, su tutte le strutture del Gruppo INI.
Truffa Asl: dipendenti senza stipendio e pazienti senza farmaci
Attualmente, di fatto, l’Amministrazione si trova nell’impossibilità di erogare la retribuzione del mese di novembre 2022 e la tredicesima mensilità ai 1.400 dipendenti, spettatori incolpevoli. Senza contare l’impossibilità di provvedere all’approvvigionamento dei presidi sanitari e dei farmaci utili ad erogare l’assistenza ai pazienti che necessitano delle attenzioni mediche e terapeutiche. Proprio in base a tutto questo effetto a catena, che finisce per colpire proprio i più deboli – come sempre in caso di truffe – ecco che la UIL FPL Roma e Lazio, congiuntamente alla CGIL FP Roma e Lazio e CISL FP Lazio, al fine di tutelare tutte le lavoratrici e lavoratori, nonché mantenere le prestazioni erogate dalle strutture del Gruppo INI, hanno chiesto l’intervento del Prefetto di Roma. Il tutto, chiaramente, in conformità con quanto previsto dall’art. 2 comma secondo della Legge 146/90, così come modificato dalla Legge 83/2000, alla presenza della Procura di Velletri, dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio e dell’Amministrazione del Gruppo INI Spa.