Roma. Sono 134 le persone in strada da ieri sera, per un totale di 34 nuclei familiari che si sono visti cacciati di casa da un incendio improvviso che ha reso inagibile la loro struttura. Hanno passato la notte in auto, al freddo, in condizioni di assoluta precarietà e questa notte, se non si raggiugnerà una soluzione con il Campidoglio, potrebbe accadere di nuovo. La protezione civile si è mobilitata subito nel fornire beni di prima necessità e coperte per aiutarli ad affrontare le ore più fredde, ma situazione rimane critica. Una soluzione provvisoria sarebbe stata andare in una chiesa, per rifugiarsi, ma loro hanno preferito rimanere nei pressi della loro abitazione, dove si sentono più a casa, dove da tempo vivono.
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L’incendio di Viale Ciamarra
Un incendio devastante quello andato in scena nella serata di ieri, intorno alle 19.50, nel quartiere di Torrespaccata: le fiamme hanno divorato interamente un appartamento che si trova precisamente su Viale Ciamarra n. 239. Il pronto intervento ha scongiurato il propagarsi dell’incendio ed ha consentito la messa in luogo sicuro degli occupanti la struttura “ex Buffetti”. La vasta dimensione dell’area ha richiesto anche il supporto del Carro Teli, del Carro auto protettori nonchè la presenza del Capo turno provinciale e del funzionario di servizio. Sul posto anche Polizia e Protezione Civile per supporto alle operazioni.
130 persone evacuate e costrette a dormire in auto
Nessuna persona è rimasta coinvolta dall’incendio. Almeno non in senso di coinvolgimento ”fisico” con traumi o ferite. Perché, in realtà, le persone coinvolte dalle fiamme in senso lato sono ben 130, evacuate dai Vigili del Fuoco che hanno giudicato lo stabile inagibile. L’intervento, dunque, è stato provvidenziale, ma non per la struttura. Troppi danni e troppo rischio per potervi rientrare, e così tutte quelle persone ora sono rimaste senza un tetto sopra la testa. Nel frattempo, proprio in queste ore, si spera in un incontro con il Campidoglio per vagliare una possibile soluzione operativa e rintracciare un punto di accoglienza per mettere le persone al caldo. La delegazione di occupanti aspetta solamente il via libera per l’incontro e l’associazione Unione Inquilini è già al lavoro.
L’incontro in Campidoglio per una soluzione: ”Situazione critica”
Abbiamo parlato con Silvia Paoluzzi, coordinatrice della nuova segreteria collegiale di Unione Inquilini che, proprio in queste ore sta cercando un incontro in Campidoglio per capire come agire e per evitare che la situazione di assoluta precarietà delle 130 persone si ripeta anche questa notte. Lei stessa ha confermato: ”Questa notte hanno dovuto dormire in macchina, dentro il perimetro dell’occupazione. Era stata proposta la soluzione provvisoria di una chiesa, ma hanno preferito rimanere lì vicino, nelle vetture che avevano a disposizione. La condizione è critica, e di assoluta precarietà. La protezione civile ha portato qualche coperta, ma bisogna trovare una soluzione perché di fatto sono famiglie in strada e senza un tetto. A breve avremo un incontro con l’assessore e i rappresentanti del Campidoglio, speriamo si raggiunga una soluzione operativa in tempi rapidi.”