Sono 63 gli indagati che il 22 dicembre prossimo dovranno comparire davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Roberto Saulino. Si tratta dell’epilogo dell’inchiesta ‘Tritone’ nella quale è stato sgominato una presunta organizzazione criminale attiva tra Anzio e Nettuno che sembra avesse assunto il controllo del territorio.
Un’associazione per delinquere di stampo mafioso
I capi di imputazione sono pesanti, il principale: associazione per delinquere di stampo mafioso. Perché le indagini avrebbero portato alla luce una costola della ‘ndrangheta che si sarebbe insinuato all’interno delle amministrazioni pubbliche per gestire il traffico internazionale di droga. Ma nella lista i reati ipotizzati dalla Dda di Roma sono diversi. Ci sarebbe anche l’estorsione aggrava, la detenzione illegale di armi da fuoco e la fittizia intestazione di beni e attività per il traffico illecito di rifiuti aggravato dal metodo mafioso. Le attività investigative avrebbero fatto emergere l’esistenza di una costola della ‘ndrangheta operante ad Anzio e Nettuno, ma facente capo alle famiglie della ndrina originarie di Guardavalle, Catanzaro.
Le mani della ndrangheta sul litorale romano
Le risultanze investigative hanno ritenuto coinvolti diversi soggetti operanti nelle due cittadine del litorale romano, ma appartenenti a famiglie di ‘ndrangheta catanzarese come i Gallace, i Tedesco e i Perronace. Un giro di affari nel quale gli investigatori avevano ritenuto coinvolte 74 persone, ma il gip ha stralciato le posizioni di 11 e perciò il prossimo 22 dicembre saranno in 63 a dover comparire davanti al gup per valutare la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura.
Ora sta alla difesa verificare quali elementi possono raccogliere a discarico degli indagati gli avvocati della difesa, alla luce della documentazione depositata dai magistrati inquirenti. Bisognerà vedere se, una volta verificata la documentazione a carico degli indagati il collegio difensivo scelga di procedere con rito ordinario oppure opterà per riti alternativi.
Mafia Anzio e Nettuno, tra gli arrestati anche 23 furbetti del Reddito di cittadinanza