Roma. Ormai la notizia è tristemente nota: sono oramai diverse settimane che è stata segnalata una vera e propria mattanza di tartarughe nel VI municipio di Roma, in zona Colle degli Abeti. Eppure, lo scorso 2 novembre era stata fatta una denuncia che segnalava il brutale avvenimento dall’ex delegato all’Ambiente al VI Municipio, Marco Doria. Nonostante ciò, qualcuno prosegue ad uccidere in maniera brutale decine e decine di animali di cui sono state ritrovate le carcasse svuotate e carbonizzate. Il modus operandi è brutale: il carapace delle tartarughe viene spaccato e poi le creature cotte utilizzando un carrello della spesa come brace di fortuna.
Continua la strage di tartarughe a Roma
I volontari di EARTH, già nei primi giorni di novembre, avevano avuto contatti con il nucleo speciale di polizia locale deputato alla sicurezza sociale urbana e che ora si sta occupando del caso. Tuttavia, nonostante ciò, da allora nulla sembra essere cambiato. Addirittura, alcuni giorni fa altri gusci sono stati rinvenuti svuotati. Erano sul posto accompagnati da gusci di castagne che avevano fatto evidentemente da contorno. Insomma, un pasto che ormai è diventata una vera e propria routine. “Ho voluto rendermi conto personalmente della situazione – ha spiegato Valentina Coppola, presidente di EARTH – sono andata sul posto. Appena arrivata ho visto muoversi qualcosa nell’erba alta ed è sbucata fuori una tartaruga. L’ho presa e portata in salvo, è un esemplare molto malmesso di Graptemys pseudogeografica, una tartaruga d’acqua originaria della Louisiana e di libera vendita in Italia. Non so come si sia salvata dalla carneficina e perché sia uscita fuori proprio quando sono arrivata io sul posto ma una cosa è sicura, “Fortuna” l’ ho chiamata così, rimarrà con me e non andrà incontro a quell’orribile morte.”
Roma, continua la mattanza di tartarughe: uccise e mangiate nell’immobile abbandonato (VIDEO)
Abbandonante nei fontanili e nei corsi d’acqua
EARTH, dunque, punta il dito sulla facilità con cui chiunque può fare del male alle tartarughe d’acqua che negli anni sono state abbandonate in fontane e laghetti. Non sono animali in grado di difendersi ne’ di fuggire velocemente agli aggressori. Si trovano dappertutto proprio perché abbandonate da chi le ha comprate nei negozi per far giocare i bambini e poi, una volta cresciute le ha rilasciate nei parchi, nelle fontane e nei laghetti provocando anche forti squilibri biologici in natura non essendo questi animali presenti naturalmente nei nostri habitat. “A Roma non ci sono oasi autorizzate per l’accoglienza di questi animali” – ha spiegato ancora Valentina Coppola – “e così continuano ad essere abbandonate nei fontanili e nei corsi d’acqua alla mercè di chiunque voglia catturarle, Fortuna è salva ma per le altre la strage silenziosa continua.