Roma. Ancora furbetti del Reddito di Cittadinanza. Nel corso delle ultime settimane le forze dell’ordine a seguito di specifici controlli hanno portato a galla diverse irregolarità riscontrando nella fattispecie che su 95 persone denunciate perché non in possesso dei requisiti per ottenere il sussidio, 52 erano di origini straniera, 35 delle quali provenienti dall’Africa altre invece dalla Romania, dalla Siria e dall’Azerbaigian ma tutte accumunate dal fatto di aver dichiarato il falso pur di ottenenere il sussidio.
Furbetti del reddito di cittadinanza: truffa per oltre 12.000 euro
Truffa del Reddito di Cittadinanza, i controlli dei Carabinieri
I controlli sono stati effettuati dai militari del nucleo operativo di Roma Centro e dai colleghi della compagnia di Piazza Dante con il supporto del nucleo dei carabinieri Ispettorato del Lavoro. Negli ultimi 3 anni i cittadini stranieri risultavano di aver percepito il Reddito di Cittadinanza dopo aver falsamente dichiarato di risiedere in Italia da almeno 10 anni, producendo delle autocertificazioni non veritiere. In molti avrebbero dunque pensato di farla franca, di passare inosservati ai controlli ma così non è stato.
In merito va detto che anche chi non ha la cittadinanza ha diritto ad usufruire del sussidio. Per farlo è necessario essere titolari di un permesso di soggiorno illimitato ed essere residenti in Italia da almeno 10 anni, due dei quali continuativi. Una volta compilata l’autodichiarazione e inoltrata all’Inps l’Istituto ha cinque giorno per procedere alle verifiche accogliendo o rigettando l’istanza. Quest’ultima rimane comunque oggetto di verifiche nel tempo, come dimostrano i controlli pocanzi menzionati.
Tra i ‘furbetti’ anche italiani
Ma non erano solo gli immigrati a fare i furbetti con il Reddito di Cittadinanza. Tra gli italiani c’è chi si è guardato bene dal dichiarare il possesso di appartamenti, terreni o auto, chi ha suddiviso i nuclei familiare per essere sicuro di ottenere il sussidio e chi anche di fronte ad un giudice ha omesso di ricevere il Reddito per evitare la revoca del denaro in seguito a guai con la legge. Le 95 persone avrebbero percepito 564.724 euro e sono state tutte denunciate per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
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