Intervistiamo la Professoressa del Liceo Pascal di Pomezia Angela Andolfi referente del progetto Erasmus Plus che ha portato parte del personale docente e della scuola ad un percorso di formazione in tutta Europa.
Professoressa, che cosa è innanzitutto il progetto EramusPlus KA1 #PEGS?
“Partiamo da cosa è il Progetto Erasmus Plus, e cioè un finanziamento europeo per il mondo dell’istruzione finalizzato alla costruzione della piena cittadinanza europea. In passato il mondo della scuola e dell’università avevano a disposizione diversi canali di finanziamento su progetto, Comenius e Leonardo per le scuole e Erasmus per l’Università (il progetto che consentiva agli studenti universitari di andare a studiare per un breve periodo in un’università europea). Dal 2014 la Commissione ha unificato le procedure per diverse ragioni sotto il nome unico di Erasmus Plus. Come ho detto, si tratta di concepire progetti innovativi per i quali la Commissione Europea fornisce un finanziamento, legato al concetto di mobilità, nel nostro caso mobilità STAFF, cioè del personale della scuola. L’obiettivo che è indicato dall’acronimo PEGS (che significa pioli, i pioli di una scala immaginaria da percorrere per raggiungere i traguardi della formazione) è Preparare la Scuola della Generazione Esponenziale, cioè innovare la scuola per far sì che risponda alle esigenze della generazione futura”.
Quali attività sono state realizzate al Pascal nell’ambito di questo progetto?
“Le attività finanziabili da questo tipo di progetto sono essenzialmente le mobilità per la formazione del personale, per cui, una volta ottenuto il finanziamento europeo, in base ad un processo trasparente di candidature interne legate alle finalità del progetto, sono state individuate le figure di docenti e personale della scuola che hanno espresso interesse alla formazione all’estero. Il team di progetto aveva selezionato corsi di formazione in diversi paesi europei con focus sulle aree ritenute di maggiore rilevanza per l’innovazione metodologica e per la gestione della scuola con forme innovative che guardassero al benessere degli studenti, e in generale al miglioramento dell’ambiente scolastico. Dunque docenti e personale amministrativo hanno avuto la possibilità di conoscere realtà educative diverse quali quelle di Svezia, Finlandia, Islanda, ma anche più vicine a noi quali Spagna e Portogallo, per imparare sul campo e scambiare esperienze con colleghi provenienti da altri Paesi partecipanti, ad esempio Estonia, Turchia, Grecia….”
Quali gli scopi principali nel portare questo progetto al Pascal?
“Il Pascal è sempre stato una scuola aperta al mondo, e agli scambi internazionali. Con la Dirigenza della Preside Virli quest’anima internazionale ha trovato un supporto importante, poiché non sempre i Dirigenti Scolastici accettano facilmente l’ idea che il personale si allontani dal servizio per formarsi. La professoressa Virli ha al contrario incentivato questo tipo di azioni cogliendone l’importanza per il rinnovamento della didattica e per la motivazione di chi lavora nella scuola, e nella scuola spende energie e investe anche emotivamente. Il Progetto #PEGS ha risposto alle istanze di innovazione e formazione di docenti e personale amministrativo già coinvolto in diverse progettualità per le quali si avvertiva la necessità di confrontarsi con gli altri paesi europei, ad esempio per la gestione del personale, per l’inclusione, per le politiche Green e ovviamente per rinnovare le metodologie didattiche sia nel curricolare che nei progetti extracurricolari, come ad esempio quelli sulla Robotica e le tecnologie in generale”.
La giornata del 30 è stata una giornata di disseminazione. Cosa si intende con questo?
“La disseminazione è un momento fondamentale di ogni progetto. E’ sia un’occasione per valutare la risposta di chi ha partecipato, il feedback sulla validità dei corsi scelti, ad esempio in questo caso, sia il luogo della pubblicizzazione dei progetti. La comunità educante del territorio e le famiglie possono conoscere in questo modo il percorso che ogni scuola sta compiendo per migliorare e potenziare la sua realtà. Chi ha partecipato alla mobilità ha raccontato ai presenti e a chi era in ascolto on-line, l’esperienza formativa all’estero, condividendo e discutendo insieme punti di forza della formazione, ma anche del nostro sistema scolastico a confronto con quello dei Paesi partecipanti. La Giornata di Disseminazione è stata anche un’occasione per osservare gliu sviluppi immediati dell’incontro con l’altro, inteso come persona, o come metodo. Ad esempio, dal corso tenutosi in Svezia sul Benessere dell’ambiente scolastico, la professoressa Castaldo ha portato a casa uno scambio culturale con una scuola svedese, e 11 studenti e 3 professoresse svedesi erano presenti all’incontro per testimoniare la cittadinanza europea. Altro esempio, dal corso tenutosi a Siviglia sulla Didattica della Robotica, i professori Astarita e Di Bella hanno portato al Pascal un corso extracurricolare che ha formato un gruppo di studenti sul Coding e questo a sua volta è stato un momento di Disseminazione, cioè un seme che ha prodotto frutti. Vedere che ragazzi e ragazze del nostro Liceo in poco tempo, ben guidati, sono riusciti a creare videogiochi e programmi per robotini che hanno divertito e incuriosito la nostra platea, è stato veramente un segnale importante per capire che stiamo percorrendo la strada giusta”.
E il futuro?
“Il futuro è nelle nostre mani. Personalmente e sostenuta dalla Dirigente attuale, la professoressa Tetti, nonché dalla Preside Virli, che è stata con noi nella Giornata di Disseminazione, ho provveduto a presentare la candidatura per futuri finanziamenti. Occorre mettersi in gioco, su tutti i punti di vista credere che la scuola debba essere al passo con i tempi, e luogo di confronto, ed essere disposti a guardare la realtà che ci circonda. Non è stato facile gestire un progetto di mobilità in tempo di pandemia e di guerra, ma lo dobbiamo alle future generazioni: non possiamo fermarci e dunque se il cosiddetto Accreditamento del Liceo Pascal andrà a buon fine, questo significherà che avremo a disposizione fino al 2027 finanziamenti per progettare mobilità all’estero per docenti e secondo la nostra proposta, questa volta anche gruppi di studenti, per condividere iniziative a livello interculturale con altre scuole europee”.