Stanno cercando testimoni i familiari di Rodolfo Infantino, l’uomo di 64 anni che martedì pomeriggio ha perso la vita in un terribile incidente stradale a Fiumicino. O meglio, nel quadrante di Isola Sacra, lungo Via dell’Aeroporto. A chiedere notizie su quanto successo le sorelle, che lanciano un appello per cercare chi abbia assistito alla drammatica scena e possa dare delle informazioni utili e preziose, per ricostruire l’esatta dinamica. Dell’ennesimo, purtroppo, incidente mortale.
La dinamica dell’incidente in cui è morto Rodolfo Infantino
Lo schianto si è verificato martedì pomeriggio, il 29 novembre scorso, intorno alle 17.00 in direzione dell’aeroporto. Sul posto, oltre ai soccorritori del 118, sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale di Fiumicino, che ora dovranno fare chiarezza sulla dinamica. Rodolfo Infantino, 64enne originario della Sicilia ma da anni a Roma, viaggiava a bordo della sua moto, una Yamaha, quando ci sarebbe stato lo scontro con un’auto. Un impatto violento e fatale, che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Inutili, infatti, i tentativi di rianimazione: il suo cuore aveva smesso di battere.
La ricerca dei testimoni
Ora si stanno cercando testimoni per quell’incidente, in cui ha perso la vita Rodolfo Infantino. “Cerco testimoni dell’incidente avvenuto il 29 novembre alle 16.30 su via dell’aeroporto, in cui ha perso la vita un motociclista” – scrive una delle due sorelle, Giulia. E a quel post sono seguiti decine di commenti, tra condoglianze e dispiacere. C’è chi, poi, ha assistito alla scena: “Ho visto la persona a terra, con il casco bianco. Era appena successo, quando ho letto che era deceduto sono rimasta scossa”.
Chiunque abbia visto qualcosa di utile, che possa far ricostruire la dinamica dell’incidente, è pregato di rivolgersi alla nostra redazione. Gireremo il contatto alle sorelle di Rodolfo, come da loro indicazione. “Siamo sconvolti dall’accaduto – dicono i familiari – aiutateci a capire cosa è successo”. Una disperazione comprensibile, acuita dal fatto di aver saputo della morte del loro congiunto solo il mattino dopo, dai giornali. E ora proprio attraverso la stampa potrebbero avere un sollievo, quello di sapere cosa è realmente successo quella sera, nel momento in cui il loro fratello ha perso la vita.
Una scia di incidenti mortali
Non si ferma, purtroppo, la scia di incidenti mortali a Roma e nella sua provincia. Negli ultimi giorni tante, troppe, persone hanno perso la vita. Martedì pomeriggio a Fiumicino ha perso la vita Rodolfo, morto a bordo della sua moto. Poco dopo, in serata, a Castel Gandolfo, sulla via Appia Nuova, ha perso la vita un ragazzo di Marino di appena 26 anni: si trovava a bordo di un mezzo a due ruote, quando si è scontrato con un’auto. E l’urto è stato violento e fatale per lui. La giornata di mercoledì non è iniziata certo nei migliori dei modi: all’alba, sul GRA, un uomo di 55 anni di Aprilia ha perso la vita all’altezza dell’uscita Prenestina, in carreggiata esterna. Il 55enne stava viaggiando a bordo del tir, che trasportava bottiglie, quando ha perso il controllo del mezzo pesante e ha terminato la sua corsa contro un pilastro in cemento armato. Nella notte, invece, sono morte ad Ardea Aurora e Desiree, poco più che ventenni. E a Roma, alle terme di Caracalla, quasi negli stessi istanti, ha perso la vita una donna di 39 anni, l’imprenditrice Valeria Sebastiani. Passati diversi, storie di vita diverse, età diverse. Ma tutti uniti dallo stesso tragico destino.
Incidente mortale ad Ardea: le vittime sono le 20enni Aurora e Desiree