Era arrivata in Italia con la speranza di cambiare vita. Forse era convita di aver avuto fortuna incontrando una donna che nel gennaio del 2016 l’aveva portata in Italia dalla Romania con l’impegno di darle un lavoro come baby sitter. Ma il sogno si è trasformato in un incubo per la 15enne costretta a prostituirsi.
Una volta arrivata in Italia “Mi hanno detto che dovevo prostituirmi” ha detto la 15enne al giudice. Lo stesso magistrato che si è pronunciato già sulla vicenda. Una storia fatta di prostituzione andata avanti per oltre quattro mesi, da gennaio a maggio del 2016, periodo nel quale la ragazzina convinta di poter guadagnare accudendo bambini si è ritrovata a dover garantire prestazioni sessuali a 450 uomini.
Arrivata per fare la baby-sitter, viene fatta prostituire
Due sorelle avevano messo il profilo della 15enne online e così adescavano clienti e una volta che raggiungevano l’abitazione le due maitresse si nascondevano in un armadio per controllare la ragazzina costringendo quest’ultima a mantenere il cellulare acceso durante il rapporto sessuale. Al giorno la 15enne doveva incontrare almeno 5 clienti. Davanti al giudice sono finiti 9 clienti assolti per mancanza di prove, mentre le due sorelle, di 30 e 35 anni, sono state condannate a 7 e 6 anni per prostituzione minorile..
Sono stati gli uomini del Commissariato di Tor Pignattara che si erano imbattuti nell’annuncio online, a scoprire quanto succedeva in quell’appartamento. E una volta in casa hanno trovato le due sorelle, una bimba di 5 anni figlia di una delle due, ma anche la mamma della vittima ignara di quanto stesse succedendo. È stato facile capire cosa accadeva in quella casa piena di profilattici e intimo accattivante. In seguito è stata la 15enne a raccontare la sua verità al giudice che ha condannato le due maitresse.