Tutti assolti dal tribunale monocratico di Roma dopo l’incidente avvenuto qualche tempo fa nel rinomato programma di Paolo Bonolis ”Ciao Darwin”: erano in 4 finiti a processo per il ferimento di un concorrente della trasmissione, rimasto poi paralizzato dopo il brutto colpo ricevuto al gioco dei rulli. Il fatto era accaduto nell’aprile del 2019. La formula che ha usato il giudice per l’assoluzione è stata: “perché il fatto non sussiste”, in questo modo accogliendo un’eccezione presentata dai difensori. All’epoca dei fatti, il concorrente Gabriele Marchetti, di 54 anni, rimase ferito per una caduta al gioco dei rulli, una caduto che gli ha comportato anche la paralisi. Per tali fatti si era intentato un processo nel quale erano coinvolte 4 persone, tra cui anche , due rappresentati della società Rti, produttrice della trasmissione che andava in onda su Canale 5.
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L’incidente al gioco dei rulli di Ciao Darwin
Era il 17 aprile 2019, quando Gabriele Marchetti era rimasto vittima di un grave incidente al gioco ‘genodrome’ del programma di Canale 5 Ciao Darwin. Dopo il trauma, in trasmissione, l’uomo era stato immediatamente trasportato al Policlinico Umberto I di Roma, per poi essere trasferito alla Fondazione Santa Lucia perché iniziasse il processo di riabilitazione. “Ovviamente siamo umanamente molto dispiaciuti dell’accaduto e siamo vicini a lui e alla sua famiglia, lo siamo stati fin dal primo momento” aveva dichiarato il conduttore Paolo Bonolis all’epoca. Ma le parole di Gabriele Marchetti, continuano a bruciare in chi le ascolta: “La mia vita e quella della mia famiglia distrutta da un gioco”, questo raccontò dopo qualche tempo, dichiarando esplicitamente di aver svolto una prova senza essere stato addestrato né avvisato dei rischi che avrebbe corso. Ora, l’incidente ha cambiato per sempre la sua vita. Non solo ha dovuto subire diverse operazioni, ma anche interventi successivi per evitare il deterioramento dei muscoli. Oltre alla moglie, sempre presente per lui, Marchetti è assistito anche da un infermiere specializzato, che almeno 3 volte a settimana lo visita a domicilio.