Il PDL sta assumendo una forma che, fino a qualche mese fa, non ci si aspettava, trovando un’unione di intenti e di forze che però sono condizionate da una scelta ben precisa. Ieri pomeriggio quattro suoi esponenti, due provenienti da Forza Italia e due da AN – Massimiliano Cruciani, Valter Valentini, Romano Errico e Giorgio Puggioni – hanno firmato un documento con il quale confermano le alleanze con gli altri partiti ma, ancor di più, ribadiscono la loro contrarietà ad un’eventuale candidatura di Luigi Celori come Primo Cittadino alle prossime elezioni.\n\n“L’alternativa all’attuale amministrazione De Fusco, pur se tra molte prove, sta prendendo sempre più vigore e consistenza – cita il documento – Intorno al nostro partito hanno fatto quadrato otto liste, tra cui l’UDC, La Destra, la Lista Polverini, il Nuovo PSI ed i Cristiano Riformisti. Tutto è avvenuto con la condivisione di un programma comune che saprà ridare al Comune nuovo slancio sociale ed economico. Il confronto dialettico tra il PDL e gli altri partiti va avanti in un clima di reciproco rispetto. Non è mai emerso, infatti, in questo la rivendicazione, neanche in modo strumentale, del diritto di esprimere il nuovo Sindaco di Pomezia. Al contrario, su questo argomento ci hanno responsabilizzato in maniera diretta, riservandosi solo il diritto di sottolineare quali debbano essere le caratteristiche e le responsabilità che la figura del Sindaco deve garantire: l’appartenenza al territorio, una buona esperienza politico-amministrativa e capacità di aggregazione. A tanta disponibilità degli altri partiti deve corrispondere altrettanto senso di responsabilità da parte del PDL”.\n\nE qui parte l’attacco al consigliere Celori, il quale ha più volte annunciato che, qualora non fosse lui il candidato prescelto dal PDL, la sua candidatura sarebbe comunque stata fatta a capo di una lista civica.\n\n“Ciò non avviene da parte nostra – continuano infatti i quattro esponenti del PDL – se prendiamo ad esempio l’amico Luigi Celori, il quale ha lanciato, di sua iniziativa, la candidatura a Sindaco di Pomezia, che sarà portata avanti, a suo dire, volente o nolente il PDL, usando come sua tribuna politica una lista civica (Minerva Tritonia) entrando così a gamba tesa tra gli alleati del centrodestra”.\n\nIl documento continua in modo abbastanza duro, nono lasciando spazio a fraintendimenti: “Proprio per questo – si legge – facciamo notare che una sua eventuale candidatura disgrega tutte le forze in campo con la certezza di ripetere l’esperienza negativa del nostro partito alle ultime elezioni provinciali. Per tutto ciò facciamo appello al nostro partito affinché scongiuri con una candidatura sbagliata una sconfitta elettorale quasi certa della coalizione di centrodestra nel nostro Comune”.\n\nIn pratica, si conferma per iscritto quello che si vociferava già da tempo: sono in molti a non volere Celori come candidato Sindaco. Addirittura qualcuno ha chiaramente detto che, qualora il prescelto fosse stato lui, avrebbe lasciato, seppur a malincuore, il PDL e l’intero centrodestra. Come a dire “possiamo vincere solo se il candidato è un altro, altrimenti non saremo più uniti”. Se prima si giocava a perdere, adesso si vuole vincere, a a determinate condizioni.\n\nAdesso si attendono le contromosse di Celori e la risposta dei vertici del PDL, oltre, ovviamente, alla formalizzazione di questo nome che ancora pare non volersi concretizzare in nessuno dei politici pometini.