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Rocca di Papa, sfiduciata la sindaca Veronica Cimino: si dimettono 10 consiglieri, quando si vota

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Veronica Cimino

Non è più sindaco di Rocca di Papa, comune dei Castelli Romani, Veronica Cimino. Ieri pomeriggio 10 consiglieri hanno presentato le proprie dimissioni: ora la lettera è stata protocollata in Comune e quella che sembrava essere solo un’ipotesi è diventata certezza. L’esperienza della prima cittadina è terminata: lei che era stata eletta nel settembre del 2020 e che ora non sarà più a capo della città.

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Chi ha firmato le dimissioni per la caduta del Sindaco a Rocca di Papa

Terremoto politico, quindi, nel Comune di Roma. A firmare le dimissioni, insieme ai consiglieri di opposizione Massimiliano Calcagni, Elisa Pucci, Tania Zitelli, Cinzia Botti, Gloria Silvestrini e Croce, sono stati anche quattro consiglieri di maggioranza. E cioè Ida Acciari, Tania Fondi, Paola Trinca e Linda Serafini. Loro con le firme, quindi, hanno sancito la fine del mandato di Veronica Cimino, la sindaca che è stata sfiduciata. 

https://www.facebook.com/veronica.cimino.355/posts/pfbid02BAuBUrWjN3Ep6V33PcvPej6a3LSxf3V4TxSQ5GdP3P2k7Jn2TBUn9cj8NYQLTAeEl

Le parole dell’ex Sindaco

Non si è fatta attendere la risposta di Veronica Cimino, che sui social ha commentato così la sua sfiducia. E la ‘caduta’ della sua amministrazione, iniziata nel 2020.
 
“Cari cittadini, un’offesa alla vostra intelligenza farvi credere che i consiglieri di maggioranza si dimettono per la conferma o meno di un dipendente pubblico. La pura verità è che nella politica spesso si insinuano le pressioni, la corruzione e le minacce…quelle che ricevo io da troppo tempo anche dall’interno. Un mio assessore nell’ultima giunta del 24 novembre, data in cui con la procura siamo rientrati in possesso del belvedere di Monte Cavo, davanti a tutta la giunta ha dichiarato: “tanto le antenne non le levate” Ed è proprio questo il tema, questo il motivo per cui le antenne sono rimaste a Monte Cavo tutto questo tempo, perché chi inizia a toglierle viene minacciato, nel mio caso sfiduciata a 3 giorni dalla conferenza pubblica destinata al tema….a tre giorni dal garantire la verità ai cittadini e all’inizio delle attività di bonifica. Vi assicuro che continuerò a combattere da cittadina e darò tutta la mia disponibilità al Commissario Straordinario e alla Procura della Repubblica per continuare questa battaglia, perché possono eliminare il Sindaco ma non la persona, non i valori, non la dignità.
Sfiduciare un Sindaco che deve realizzare 24 milioni di opere pubbliche già finanziate, di cui 6,3 milioni destinati alle scuole, è un atteggiamento infamante che porta interessi a pochi ed è controproducente per tutta Rocca di Papa. Il tema è uno, quello già affrontato dal noto Magistrato Nicola Gratteri “Bisogna pulire il paese dai politici corrotti e dai giornalisti compiacenti”. Poi ha ringraziato tutti. 
 
“Ringrazio i miei colleghi Sindaci di tutti i Comuni per l’unità d’azione dimostrata in questi anni, ringrazio i consiglieri che mi hanno sostenuta e i dipendenti del nostro comune per aver lavorato anche in situazioni disastrose. Ringrazio tutti coloro che sono stati determinati per il raggiungimento degli obiettivi che oggi rendono migliore la nostra città e tutti coloro che insieme a me si sono misurati con la politica per passione e senso civico”. Finisce così un’amministrazione. 

Quando si tornerà a votare 

I cittadini, quindi, sono chiamati di nuovo al voto. E si tornerà alle urne molto presto, in anticipo rispetto a quella scadenza ‘naturale’, che sarebbe dovuta avvenire nella primavera del 2023. Se i consiglieri non avessero votato la sfiducia. 

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