C’è chi li usa per ‘copiare’, per farsi aiutare durante i compiti. Chi, invece, li utilizza per filmare i compagni, i professori e per pubblicare poi quei video in rete. E chi, semplicemente, non riesce a fare a meno di ‘chattare’ con gli amici. Anche durante le ore di lezione. Ed è proprio per questo motivo che il neo ministro dell’Istruzione Valditara pare avere le idee chiare: niente più cellulari a scuola. Lo ha detto proprio lui in un’intervista rilasciata ai microfoni di Monica Satta nella trasmissione Confronto in onda.
Cosa ha detto il ministro Valditara sull’uso dei cellulari a scuola
Il ministro Valditara, quindi, starebbe pensando di eliminare i cellulari a scuola, durante le ore di lezione. Questo perché bisogna garantire a studenti e docenti di lavorare e di studiare senza distrazioni. Ma non si è certo fermato qui. Durante l’intervista ha parlato anche dell’ipotesi di togliere il reddito di cittadinanza ai giovani percettori, che non hanno l’obbligo scolastico. “O colmano il gap o perdono il reddito” – ha spiegato. “Questi ragazzi preferiscono percepire il reddito anziché studiare e formarsi per costruire un proprio dignitoso progetto di vita. Il reddito collegato all’illegalità tollerata del mancato assolvimento dell’obbligo scolastico è inaccettabile moralmente. Significherebbe legittimare e premiare una violazione di legge”.
Scuola e stipendi aumentati: 100 euro in più in busta paga ai docenti, cosa cambia
Lavori utili per gli studenti
Nel programma il neo ministro del Governo Meloni potrebbe introdurre anche i lavori socialmente utili per gli studenti. Per i bulli, per quelli che non rispettano le regole. “Sarà un metodo essenziale per superare pure il gap competitivo di cui soffre l’istruzione tecnico professionale italiana rispetto ad altri paesi internazionali” – ha spiegato durante un Question Time alla Camera. Siamo solo agli inizi, ma le idee ci sono: prima di tutto togliere i telefoni, da vietare durante le lezioni. E poi cercare di mettere un freno al bullismo per far vivere gli studenti in tranquillità. Tutti a scuola devono sentirsi al sicuro.