Il 26 novembre 2022 a Roma, dalle ore 14,30 fino alle 20, circolazione bloccata nel Centro Storico capitolino per la manifestazione delle femministe di “Non una di meno”. L’evento è organizzato in occasione della “”Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, che vedrà molteplici presenze nella Capitale da parte di donne provenienti da tutta Italia.
La manifestazione a Roma
Dalle 14,30 alle 20 manifestazione nazionale indetta dal movimento “Non una di meno”, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Il corteo, da piazza della Repubblica sfilerà fino a piazza di Porta San Giovanni, sfilando lungo via Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, via dello Statuto, piazza Vittorio Emanuele II e via Emanuele Filiberto. Dalle 8 scatteranno i divieti di sosta in piazza della Repubblica e in piazza di Porta San Giovanni. All’iniziativa è prevista la partecipazione di circa 50 mila persone provenienti da tutto il territorio nazionale.
La norma cosiddetta anti rave appena approvata dal governo Meloni altro non è che un tentativo di colpire gli spazi di dissenso autorganizzati, rendendo di fatto “fuori legge” qualsiasi raduno al di sopra delle 50 persone, dunque, manifestazioni non autorizzate, assemblee, picchetti, occupazioni di scuole e università potrebbero rientrare arbitrariamente all’interno di una norma vaga e poco specifica come questa. Oltre alla sua ambiguità è importante sottolineare la durezza delle pene corrispettive ai reati, infatti, diventerebbe la legge più aspra in termini di condanne rispetto a tutta Europa, nonostante le parole del Ministro Piantedosi che giustifica tale decreto nei termini di dover eguagliare l’Italia agli standard europei
In un contesto come questo la possibilità di esprimere dissenso nei confronti di questo Governo e delle scelte politiche che riguardano numerosi ambiti, dai diritti civili alla perpetuazione di una guerra per procura come quella in Ucraina, diventa centrale. La due giorni di Non Una di Meno, come viene raccontato dalle compagne di Torino e Pisa rappresenta quindi un momento importante di confronto e di attivazione collettiva. La scelta di chiamare la manifestazione del 26 novembre contro la violenza di genere a Roma assume dunque un significato ancora più forte.