Il Governo Meloni guarda alla realtà della Polizia di Stato, che da tempo lamenta profondi problemi sullo sfondo del trattamento economico, la mancanza di unità e soprattutto per risolvere la situazione legata allo scorrimento delle graduatorie per le nuove assunzioni nel corpo delle Forze dell’Ordine. La questione è coronata in un incontro con il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, peraltro ex Prefetto di Bologna e successivamente Roma, con il sindacato Federazione Fsp Polizia.
L’incontro con il Ministro del Governo Meloni
Valter Mazzetti, Segretario Generale Federazione Fsp Polizia di Stato, al termine dell’incontro di questo pomeriggio con il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha detto: “Dall’urgenza di allargare gli organici con scorrimento delle graduatorie a quella di intervenire per eliminare le ingiuste penalizzazioni nei trattamenti economici dei poliziotti, passando per la maggiore razionalizzazione dell’organizzazione dei servizi, il rinnovo del contratto, correttivi al riordino, semplificazione delle procedure di carriera e coperture legali, sono diverse e ben note le questioni che riguardano il comparto Sicurezza e devono essere affrontate con urgenza”.
Prosegue: “Il ministro Piantedosi, che ringraziamo per l’attenzione, e il suo entourage sono perfettamente addentro alle dinamiche e alla realtà di un settore sui cui il nuovo Governo ha chiarito di voler giustamente puntare, e dunque il nostro primo input è stato proprio quello di passare il più rapidamente possibile a provvedimenti concreti, accorciando i tempi ‘burocratici’ in cui, troppo spesso, tutto finisce per impantanarsi”.
Conclude il Segretario Generale della Federazione FSP Polizia di Stato: “Abbiamo proposto al Ministro di creare un vero e proprio cronoprogramma di interventi, in cui vada di pari passo ogni volta un’iniziativa a sostegno dei servizi e una a sostegno dei singoli operatori. Per rinvigorire così la stabilità, l’autorevolezza, l’efficienza di un Comparto che è garanzia di libertà, giustizia e sviluppo per il paese, e per dare una boccata di ossigeno e restituire fiducia a donne e uomini in divisa che, oltre tutto, sono chiamati ad affrontare una stagione ancora delicata, difficile e pericolosa sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza”.