Voleva mettere fine alla sua vita. E aveva deciso di farlo ‘gettandosi’ sotto le auto in corsa, quelle che transitavano sul tratto urbano della A24. Era uscito di casa, in stato confusionale, con quell’idea. E non voleva sentire ragioni: era deciso a compiere il gesto estremo. Fino a quando, però, il giovane, classe 1986, non è stato notato da un agente del commissariato Porta Pia, che stava tornando verso la sua abitazione dopo il turno di lavoro e lo ha notato mentre camminava sulla corsia di sorpasso del ‘tronchetto’. Questo è quello che è successo mercoledì 16 novembre, dopo le 19.
Il salvataggio
L’agente di Polizia, che aveva appena terminato il suo turno, non ci ha pensato due volte. E, seppur con tutte le cautele, è intervenuto per mettere in sicurezza il 36enne e per evitare pericoli ulteriori agli automobilisti. Purtroppo, però, il ragazzo ha reagito negativamente: non voleva essere aiutato e ha tentato di buttarsi di sotto, in un dirupo. Il poliziotto lo ha afferrato, poi grazie al tempestivo intervento di una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Roma il giovane è stato bloccato. E messo in salvo.
Le cure in ospedale
Il giovane, quindi, è stato soccorso dal personale sanitario del 118 e trasportato in ospedale per tutte le cure. Se non ci fosse stato quell’agente, forse, il ragazzo si sarebbe suicidato: si sarebbe buttato sotto quelle auto per mettere la parola fine alla sua vita.
Suicidio a Tor Bella Monaca
Ha avuto, purtroppo, un epilogo diverso quello che è accaduto il 16 novembre a Tor Bella Monaca: qui un uomo di 57 anni è salito sul terrazzo, al 5° piano di una palazzina in via Amico Aspertini, nel VI Municipio Le Torri, e si è gettato di sotto. Il dramma è avvenuto intorno alle 17:00, davanti agli occhi di numerosi passanti, rimasti sotto shock dalla scena.