Prima la maxi operazione del 27 aprile del 2021, quando è stata smantellata un’immensa piazza di spaccio a Tor Bella Monaca con 50 arresti eseguiti dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Frascati, poi la latitanza per più di anno di un giovane, che in realtà aveva un ruolo di rilievo in quel giro di affari. Stiamo parlando di Davide Pasquali, che si era sottratto alla cattura. E che è stato latitante fino al 16 novembre scorso, quando è stato ‘scoperto’ e arrestato in Spagna, tra Malaga e la città Fuengirola.
Chi è Davide Pasquali, il suo ruolo
Davide Pasquali, uno dei latitanti più ricercati della criminalità romana, è stato arrestato in Spagna pochi giorni fa. Il 30enne, originario di Tor Bella Monaca, è stato trovato in possesso di documenti falsi. Stando alla ricostruzione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, l’uomo è gravemente indiziato di aver svolto un ruolo di rilievo in una delle piazze di spaccio del quartiere della periferia romana. Proprio lui che il 27 aprile del 2021, durante la maxi operazione dei Carabinieri in quella zona, è fuggito via. E si è reso latitante.
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Il mandato di arresto europeo
Nei confronti del 30enne erano stati emessi, dall’autorità giudiziaria romana, un decreto di latitanza e un mandato di arresto europeo a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Roma. I reati contestati a Pasquali sono l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché plurime condotte di spaccio al minuto. Ora, però, è stato arrestato grazie al lavoro costante tra il Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Frascati (RM), delegato dall’A.G. romana alla ricerca del latitante, la Direzione centrale per i servizi antidroga e il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia. Proprio grazie a questo è stata attivata l’unità spagnola della rete europea per le ricerca latitanti pericolosi (E.N.F.A.S.T. European network Fugitives Active Search Teams) che ha provveduto, unitamente alla Policia Nacional di Malaga, alla localizzazione del latitante. Lui che aveva fatto perdere le proprie tracce dall’aprile del 2021.
L’operazione nel 2021
Nel 2021, ad aprile, le indagini svolte dal Nucleo Investigativo di Frascati hanno permesso di ricostruire i ruoli dei vari sodali all’interno dell’organizzazione, che faceva capo a tre fratelli che gestivano l’attività delinquenziale della piazza di spaccio, quella in via dell’Archeologia 106. Un’organizzazione solida, un giro di affari per 600.000 euro mensili, dove ognuno aveva un proprio ruolo. E chi sbagliava veniva punito, tra sequestri di persone e botte.
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