È stato un grande cantante, compositore, ma anche attore e chitarrista Gino Santercole, nipote di Adriano Celentano e suo storico collaboratore. Oggi ai microfoni di Serena Bortone il figlio Simone parlerà di lui, della sua carriera e del suo amore per la moglie Melù.
La storia d’amore con Anna Moroni
Gino Santercole, autore di brani che hanno fatto la storia della musica italiana come Una carezza in un pugno e Svalutation, è morto l’8 giugno del 2018 a Roma, nella sua casa, stroncato da un infarto. Lui che aveva perso la testa e si era innamorato di Anna Moroni, sorella di Claudia Mori e che era, quindi, diventato anche cognato di Adriano Celentano e non solo nipote. Poi, però, dopo quella storia, aveva deciso di divorziare e di rimettersi in gioco, nonostante stesse attraversando un periodo buio della sua vita
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Il rapporto con Melù
“Tu non sai cosa sta accadendo” – ha spiegato qualche giorno prima della morte la seconda moglie, Melù (di cui non abbiamo molte informazioni), al quotidiano Il mattino. “Adesso io non riesco a concepire la mia vita senza di lui. Noi eravamo uguali, una persona sola, da quando ci siamo incontrati abbiamo vissuto ogni momento uniti. Non sono stati 45 anni, ma 250 per intensità e ancora ne avremmo voluti trascorrere insieme. Abbiamo sempre pensato che fosse meglio amarsi da vivi. Mio marito era un artista e forse è stato trattato da morto già troppo tempo fa”.
“La parentela per noi non è mai stata un problema, sono state semmai voci improprie a fomentare le polemiche. Non è più cognato di Celentano da 45 anni”. La prima moglie, infatti, è stata Anna Moroni, poi però Gino Santercole ha conosciuto Melù sul set a Roma, nel 1973. Stava attraversando un periodo di depressione, aveva da poco rotto con il Clan Celentano. E proprio lei le è stata affianco per anni, anche fino alla morte avvenuta nel 2018, quasi inaspettatamente. Una notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere perché l’8 giugno di quell’anno si è spento un grande cantautore, storico collaboratore di Celentano.
Cosa aveva detto di lei
“La mia seconda moglie, Melù, una donna bellissima, che mi è stata accanto con tanto amore. Melù era un’attrice e una cantante molto brava. La conobbi sul set di un film. Dico “era”, in quanto per me ha lasciato il cinema. Abbiamo fatto tante cose insieme, anche delle serate, degli spettacoli. E un figlio: Adriano. Poi abbiamo aperto un ristorante a Milano che si chiamava 13 giugno. Melù, che è anche architetto ed un’ottima cuoca, lo aveva fatto diventare un locale speciale; infatti ebbe molto successo. C’è ancora adesso. Io suonavo, cantavo…Ma dopo 5 anni decisi di andare a Roma per continuare la carriera di attore. A Roma abbiamo aperto un altro locale, un’osteria, che abbiamo tenuto per ben 13 anni. Si chiamava anche questa 13 giugno” – aveva raccontato Santercole a Il cofanetto magico nel 2011, qualche anno prima della morte.