Questo week end, e più precisamente nella notte tra sabato e domenica alle 3:00, tornerà l’ora solare: le lancette dell’orologio dovranno essere spostate di un’ora indietro.
Come di consueto, il periodo di riferimento riguardante il passaggio dall’ora legale all’ora solare cade sempre nell’ultimo week end di ottobre e, come sempre, davanti a questa notizia sono molte le persone incerte che si chiedono 1) come spostare le lancette: avanti o indietro? 2) dormiremo un’ora in più o in meno?
Se nella notte a cavallo tra sabato 24 e domenica 25 porremo le lancette un’ora indietro e, per la precisione a partire dalle 03:00 alle 2:00, passare dall’ora legale a quella solare significherà recuperare un po’ di riposo in più, riappropriandoci della famosa oretta di sonno “rubataci” a marzo scorso, quando le lancette erano state spostate un’ora in avanti.
Certo, le giornate saranno di colpo più corte, facendoci piombare all’improvviso nella stagione “brutta”, con il sole che tramonterà già a partire dalle 17:14 invece delle 18:15 del giorno precedente.
L’ora legale è una “invenzione” introdotta in Italia nel 1916, e che nasce dall’esigenza di un risparmio energetico durante il periodo dei primi insediamenti industriali, come se gli imprenditori volessero dominare il tempo. Ma l’innovazione durò per pochi anni e, al principio, a fasi alterne, per essere poi sancita dalla legge nel 1965, durante la grande crisi energetica di quegli anni.
All’epoca del boom economico l’ora legale si rivelò decisamente utile: con le ore di luce in più a disposizione, il ritorno economico derivato dal risparmio di elettricità fu davvero importante. In quel periodo e fino al 2010 il giorno del cambio dell’ora era stabilito dal Presidente della Repubblica. Poi, una direttiva parlamentare europea stabilì che l’orario dovesse iniziare la prima domenica di marzo e terminare l’ultima domenica di ottobre.
Così dal prossimo fine settimana calerà il sipario sulle belle stagioni, quelle calde, quelle dei colori accesi e dei profumi intensi, della luce del giorno fino a sera, per dare il via ad una nuova opera magnifica della Natura l’autunno che si annuncerà, al contrario, con colori tenui, morbidi sfumati nei rossi e nei gialli screziati d’oro.
Marina Cozzo