Volevano probabilmente cercare lo scontro con la tifoseria avversa, quattro soggetti che sono stati rintracciati nei pressi dello Stadio Olimpico di Roma con a bordo delle loro autovetture numerose armi bianche. Solo gli efficienti controlli della Polizia di Stato, hanno evitato che tali armamenti potessero accedere allo stadio, o addirittura essere utilizzato in qualche rissa tra tifoserie giallorosse o laziali fuori dagli spazi dell’Olimpico.
I Daspo per Roma-Lazio
I fatti risalgono al 6 novembre, quando quattro tifosi, già noti alle Forze dell’Ordine romane, vengono arrestati nei pressi dello Stadio Olimpico. I soggetti, tutti tifosi della squadra giallorossa, hanno visto un’operazione di perquisizione da parte degli agenti della Polizia di Stato. Qui, i poliziotti hanno rinvenuto all’interno di un portabagagli una mazza di legno, un martello, un coltello dalla lama di 20 cm. Inoltre, sempre a bordo dell’automobile sono stati trovati capi di abbigliamenti, tutti utili per occultare il volto durante una rissa o un agguato.
Per questi fatti, atteso che i predetti sono tutti già destinatari di analoghi provvedimenti, sono stati emessi, nello specifico, un D.A.S.P.O. della durata di 10 anni, uno della durata di 6 anni ed infine due D.A.S.P.O. della durata di anni 5. Nel corso della medesima partita sono stati emanati altri 2 provvedimenti D. A.S.P.O. nei confronti di altrettanti tifosi, questa volta per fatti avvenuti all’interno dello stadio. Infatti, uno dei soggetti si è reso responsabile anche di aver provato ad accedere in Curva Nord, scavalcando dagli accessi per arrivare al campo di gioco.
Un altro, nei momenti della perquisizione all’interno dello Stadio Olimpico, è stato trovato con addosso un fumogeno, tenuto all’interno di una tasca dei propri pantaloni. L’inosservanza a questo provvedimento è punita con la reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da euro 10 mila a euro 40 mila e, nei confronti di chi contravviene al divieto, è consentito l’arresto nei casi di flagranza.
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