La cessione del quinto è una tipologia di prestito rivolta a lavoratori dipendenti e pensionati che presenta delle caratteristiche molto peculiari.
Innanzi tutto si tratta di una forma di credito non finalizzato, ciò vuol dire che chi lo richiede non è tenuto a giustificare l’utilizzo della somma chiesta in prestito.
In secondo luogo, non richiede particolari garanzie, ma è sufficiente percepire uno stipendio o la pensione e stipulare un’assicurazione a cui ricorrere in caso di perdita del lavoro o decesso del titolare.
Infine, veniamo alla peculiarità che la contraddistingue da tutte le altre forme di prestito: l’ammontare delle rate e i tempi di restituzione della somma non sono stabiliti in modo discrezionale dall’istituto bancario, ma sono espressamente indicati dalla legge. Il rimborso del prestito deve avvenire cedendo ogni mese una quota del proprio stipendio o della propria pensione. Questa quota non può essere superiore ad 1/5 dell’importo netto.
Ma come si calcola esattamente e quali sono i requisiti per accedere a questa tipologia di prestito personale?
Come si calcola la cessione del quinto?
Una volta stabilito l’importo netto della retribuzione o della pensione, per conoscere l’entità della cosiddetta quota cedibile basterà quindi dividere la somma per cinque. In questo modo si potrà conoscere a quanto ammonta il proprio “quinto”, tuttavia questo può risultare complesso.
Nel calcolo occorre infatti fare attenzione alle mensilità che concorrono alla retribuzione annua. Se, ad esempio, si percepiscono mensilità aggiuntive come la tredicesima o la quattordicesima bisogna comunque ripartire la retribuzione annua su 12 mesi. Inoltre, bisogna anche tenere conto del TAEG, ovvero il Tasso Annuo Effettivo Globale che indica gli interessi e i costi accessori connessi al finanziamento. A tal proposito, per avere un’idea più chiara dell’ammontare della rata e valutare le proposte disponibili è possibile effettuare una simulazione quinto dello stipendio per trovare il miglior prestito.
La somma massima che si può richiedere in prestito dipende dunque dall’ammontare dello stipendio o della pensione, mentre i tempi per la restituzione vanno, secondo quanto stabilito dalla normativa, da un minimo di due ad un massimo di dieci anni. È dunque possibile arrivare fino ad un massimo di 120 rate mensili che verranno detratte direttamente dalla busta paga o dalla pensione.
Quali sono i requisiti per la cessione del quinto?
Come già detto, la cessione del quinto è un prodotto finanziario rivolto a lavoratori dipendenti e pensionati. Tuttavia ci sono dei requisiti minimi da soddisfare per ottenere il prestito in questa modalità.
Innanzitutto bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 90 anni (anche se spesso questo limite viene abbassato dagli istituti di credito) e occorre essere residenti in Italia.
Per quanto riguarda i lavoratori, può accedervi chi è in possesso di un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, assunto presso Amministrazioni statali; Amministrazioni Pubbliche e Parapubbliche; o Società Private con almeno 16 dipendenti delle seguenti tipologie: S.p.A., S.r.l., S.c.a.r.l., Enti, Fondazioni, Onlus.
Per quanto riguarda i pensionati, invece, questi possono accedere alla cessione del quinto se l’importo della pensione al netto della quota cedibile non sia inferiore alla pensione minima stabilita annualmente per legge.