Nomi illustri, tra cui anche un deputato e tre appartenenti alle forze dell’ordine (due carabinieri in servizio ad Aprilia e un poliziotto di Latina), nella maxi inchiesta denominata “Don’t touch”, che ha portato questa mattina all’arresto di 24 persone con accuse che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, usura, detenzione illecita di armi e lesioni aggravate, intestazione fittizia di beni e rivelazione di segreto d’ufficio per fini patrimoniali a singole fattispecie di reato relative alla detenzione e vendita di sostanza stupefacente (cocaina), al furto in abitazione, all’intestazione fittizia di beni, al porto di oggetti contundenti in occasione di un partita di calcio valevole per il campionato nazionale di serie “B” (stagione 2014/2015), fino alla corruzione per l’esercizio della funzione.
Sin dalle prime ore dell’alba gli uomini della Squadra Mobile di Latina hanno dato esecuzione a 24 ordinanze cautelari, in regime di detenzione in carcere, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Latina a carico di altrettanti soggetti, incensurati e pregiudicati, tra cui anche 3 appartenenti alle Forze di Polizia, nonché il sequestro d’urgenza di numerosi beni mobili ed immobili, per un valore complessivo di circa 12 milioni di euro, riconducibili agli indagati.
Tutto è partito dal ferimento a colpi di pistola di un tabaccaio di Latina, nei pressi dello stadio Francioni avvenuto nell’agosto del 2014. L’operazione, frutto di prolungate ed articolate indagini, anche di carattere patrimoniale, svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Latina in collaborazione con l’Unità Indagini Patrimoniali del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, che oggi hanno posto sotto sequestro quote della ITAPAN S.r.l., società che si occupa di produzione, trasformazione, conservazione e surgelazione di prodotti alimentari; della AS Campo Boario FL S.r.l. (formazione, preparazione e gestione di squadre di calcio.); della Demo Service S.r.l., che gestisce pubblici esercizi quali bar, pizzerie, trattorie, birrerie ecc.; della Edilfer S.r.l.; della Finclem S.r.l. (che si occupa di attività immobiliari ); della Tupid Food S.r.l; della Gespan s.r.l. (commercio di bevande e alimenti attraverso distributori automatici), oltre alla totalità delle quote delle società Finolim S.r.l. (locazione immobiliare di beni propri ), della Tecnoimp S.r.l. (lavori di edilizia in genere ), del Gruppo Pandoc S.r.l.(distribuzione alimentare, di pane e derivati), della SAP s.a.s. ; della CUBINVEST srl (Gestione immobili propri), della TPS Technical Paper Service & Support : della CEDIL S.p.a., oltre a numerosi immobili intestati alle varie società, un’imbarcazione a vela da diporto , auto e moto, per un totale di 12 milioni di euro.
L’organizzazione criminale smantellata dalla polizia aveva il controllo del territorio nel capoluogo pontino. A guidare il gruppo Costantino Di Silvio, detto Cha Cha. Arrestati anche Natan Altomare e Angelo Travali, detto “Palletta”: Altomare, secondo gli inquirenti, si occupava di organizzare furti in appartamento, che poi venivano materialmente eseguiti da quattro romeni; Travali invece reperiva armi da usare per le estorsioni e per l’usura.
“L’operazione ‘Don’t Touch’ è di fondamentale importanza. La banda di criminali smantellata era molto pericolosa, utilizzava armi clandestine anche da guerra. Avevano secondo le indagini – ha concluso il procuratore – una notevole capacità di intimidazione”, ha dichiarato questa mattina il procuratore aggiunto di Latina, Nunzia D’Elia.
“Lo spessore criminale di questo gruppo è molto elevato – ha commentato il questore di Latina Giuseppe de Matteis – Sarebbe un errore sottovalutarlo. Mi complimento con la Procura e con gli investigatori della Mobile. Un’indagine complessa che ha portato allo scoperto anche il rulo di alcuni appartenenti alle forze di polizia. E’ stata una corsa contro il tempo, sarebbe bastato poco e l’inchiesta sarebbe potuta saltare. La squadra coordinata dal vicequestore aggiunto Tommaso Niglio ha compiuto un lavoro eccellente”.
Gli arrestati di questa mattina sono: Gianluca Tuma, Costantino “Cha Cha” Di Silvio, Natan Altomare, Giuseppe “Peppone” Travali, Salvatore “Bula” Travali, Angelo “Palletta” Travali, Francesco Viola, Angelo “Calo” Morelli, Fabrizio Marchetto, Cristian “Schizzo” Battello, Riccardo Pasini, Davide Giordani, Francesco Falco, Alejandro “Bortolo” Bortolin, Antonio “Caniggia” Neroni, Antonio Giovannelli, Dario Gabrielli, Ionut Necula, Adrian Costache, Alexander Prendi, Ionel Caldararu.
“Voglio rivolgere un ringraziamento alle Forze dell’Ordine per la brillante operazione che ha portato questa mattina all’arresto di 24 persone e al sequestro di beni per ben 12 milioni di euro – ha dichiarato questo pomeriggio il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – Un’indagine complessa, frutto della collaborazione tra la Questura di Latina e l’Unità indagini patrimoniali del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, che ha assestato un colpo durissimo ad una vera e propria holding del malaffare che operava da anni sul territorio pontino. L’ennesima dimostrazione del lavoro delicato e scrupoloso che le Forze dell’Ordine svolgono in un’area fortemente complessa e delicata come quella del territorio pontino, sulla quale è sempre più necessario, da parte di tutte le istituzioni, un impegno deciso per la legalità e contro ogni forma di infiltrazione criminale”.
Operazione “Don’t touch”, usura e estorsione: 24 arrestati, tra cui 2 carabinieri e 1 poliziotto
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