Roma. Ci sono luoghi e luoghi, ognuno dei quali possiede un tesoro, un qualcosa di valore che potrebbe far gola a ladri di professione, o improvvisati. Ma che sia una scuola l’oggetto di una rapina, sembra davvero improbabile. Non solo perché gli oggetti di ”valore” potrebbero non essere così lampanti, ma perché derubare qualcosa ai nostri figli è di fatto un gesto assolutamente riprovevole. Di fatto, c’è una doppia valenza criminale: il furto in sé e la sottrazione di un bene proprio ai nostri giovani, che ne hanno bisogno per crescere, studiare e diventare i cittadini di domani. Le scuole in Italia, poi, sono da sempre il fanalino di coda delle priorità economiche: dunque, danno al danno. Insomma, nonostante tutte le nostre considerazioni, è proprio così che è andata nella serata dello scorso 30 ottobre, quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato due persone di 33 e 41 anni, gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso all’interno di una scuola.
Furto a scuola: si portano via la lavagna didattica
Come anticipato, l’azione i criminosa e i fatti risalgono allo scorso 30 ottobre scorso quando, i Carabinieri sono intervenuti presso un plesso scolastico di piazza Balsamo Crivelli, a seguito di una segnalazione giunta al 112. Una volta arrivati sul posto, i militari hanno sorpreso due soggetti all’interno della recinzione perimetrale dell’istituto, tutti coinvolti nel loro ingrato lavoro: quello cioè di asportare una lavagna didattica del valore di circa 2.000 euro al di fuori dell’istituto. Alla vista delle divise, i due indagati hanno subito mollato la presa e il loro bottino, tentando di darsi alla fuga. Ma inutilmente, perché dopo qualche minuto di inseguimento forsennato a piedi, i militari sono riusciti a fermarli e bloccarli definitivamente. Successivamente, il sopralluogo dei militari ha permesso di accertare la forzatura di una porta di emergenza ubicata sul retro dell’edificio scolastico. I due arresti, alla fine della procedura, sono stati convalidati.