Una morte dai lati oscuri, sulla quale i parenti presentarono subito una denuncia alla Procura della Repubblica. E ora, dopo poco più di due anni e mezzo dal decesso di Marcello Spaccatrosi, 58enne di Aprilia operato a Pomezia per un intervento alla colecisti, è stato deciso da parte del sostituto procuratore della Repubblica di Velletri Giuseppe Travaglini di chiedere il rinvio a giudizio per sette indagati, tra cui due medici di Pomezia. A decidere se la vicenda andrà a processo, il prossimo 7 dicembre, sarà sarà il giudice Emiliano Picca.
Il 58enne era stato sottoposto il 18 febbraio 2013 ad un intervento chirurgico alla colecisti nella clinica S. Anna di Pomezia ed il giorno successivo era deceduto, secondo il medico legale a causa di un’emorragia interna. La procura di Velletri, dopo l’esposto presentato dai parenti, aveva aperto un’inchiesta ed indagato 7 medici tra chirurghi, medici di guardia e cardiologi, a cui carico era stato ipotizzato il reato di omicidio colposo. Il sostituto procuratore di Velletri Giuseppe Travaglini aveva quindi aperto un fascicolo iscrivendo sul registro degli indagati sette camici bianchi, affidando la consulenza medico-legale all’anatomopatologo Tullio Farraggiana, al chirurgo Filippo La Torre e al medico legale Diego Cirillo, incaricato di fare piena luce su quanto accaduto nella clinica e di appurare eventuali responsabilità. Gli indagati sono due medici di Latina, due di Pomezia e tre di Roma. Il giudizio sarà decretato il prossimo 7 dicembre dal giudice Emiliano Picca, nell’udienza preliminare che si terrà nel Tribunale di Velletri.
Arianna Azzurra Achille