E’ bastata la prima pioggia di stagione, per allagare gran parte delle strade presenti su Ostia Ponente. Da tale problematica, non è esente via Costanzo Casana, nota strada lidense che è solita allagarsi dopo ogni singola pioggia che si abbatte sul territorio. Oggi, 3 novembre 2022, non è stato da meno, con l’acqua caduta in terra che ha letteralmente invaso sia le corsie di circolazione veicolare, ma anche i marciapiedi e soprattutto i garage interrati della zona.
La situazione di Ostia Ponente
Il problema, su questa fetta di territorio lidense, è notissimo per tutti i residenti. Infatti, bastano poche gocce di acqua, per vedere molteplici strade della zona sommerse: via dell’Appagliatore; corso Duca di Genova; via Costanzo Casana; piazza di Santa Monica; via delle Sirene. Solo alcuni esempi di arterie urbane, dove da sempre, purtroppo, le caditoie non funzionano. Dopotutto, sono puntualmente ostruiti quando servono per scaricare l’acqua proveniente dalle piogge di stagione, non drenando assolutamente nulla verso la fogna.
A via Costanzo Casana i problemi sono seri. Non solo le macchine devo attraversare dei percorsi più simili a fiumi che strade cittadine, ma anche i cittadini sono costretti a indossare le galosce per poter camminare sui marciapiedi, questi puntualmente tappezzati da pozze più o meno profonde. Acqua che non risparmia i garage della zona, con questa che arriva a toccare anche un metro di profondità, distruggendo conseguentemente le macchine parcheggiate e tutto quello che viene conservato all’interno del proprio posto macchina al coperto.
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La situazione a piazzale della Posta
Nonostante si tratti del Centro Storico di Ostia, nemmeno piazzale della Posta, al pari di via della Marina o via Armando Armuzzi, vengono risparmiati dall’acqua piovana. Oggi i commercianti si sono ritrovati nuovamente, come accade per altro da anni, l’acqua alle porte del negozio, tutto perché i tombini risultano otturati. Qualche commerciante, armato di galosce e scope, in prossimità della Posta centrale ha affrontato il torrente formatosi davanti alla propria attività commerciale e ha provato, con tanta pazienza, a sturare manualmente il tombino più vicino.
Eppure, qui già i commercianti denunciano da tempo i problemi con l’acqua piovana. Non pulire le caditoie, significa ritrovarsi l’acqua nei propri negozi, veder rovinati i propri prodotti commerciali (specialmente quando parliamo di abbigliamento o pelletteria), oltre che trovarsi i propri magazzini invasi dal fango, con le scorte che automaticamente diventano inutilizzabili e comportano immense perdite economiche agli imprenditori attivi nella zona.
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