Una scena terribile: tartarughe squartate e cotte alla brace, come se fossero cibo per un picnic. E invece erano animali di una specie protetta. L’orribile scoperta è stata fatta questa mattina da Marco Doria, ex delegato all’Ambiente del VI Municipio di Roma. Circa 40 carcasse di tartarughe, in zona Ponte di Nona, all’interno di una struttura in cemento armato abbandonata, utilizzata da alcuni stranieri senza fissa dimora come alloggio di fortuna.
I resti della “cena”: tartarughe cotte sul carrello della spesa
Sul posto ci sono circa 40 tartarughe di terra uccise, buttate a terra dopo essere state mangiate. Sono state cotte utilizzando un carrello della spesa come se fosse barbecue. Intorno i resti che testimoniano le scempio. Sacchi di rifiuti e degrado completano la scena. In questa struttura vivono ormai da anni persone di ogni nazionalità, che vanno e vengono. Nessun controllo, nessuna regola. E i risultati sono questi.
Gli autori dello sterminio potrebbero essere gli stessi che lo scorso aprile avevano ucciso in maniera orribile 7 tartarughe nel Parco Calimera, a Torre Angela, nel VI Municipio delle Torri. Le tartarughe, della specie Trachemys, di cui è vietata la vendita e la detenzione in quanto specie protetta, circolano nel parco a causa dell’abbandono di molti vecchi proprietari. Ma per l’episodio di aprile era stata ipotizzata anche la pista del satanismo, cosa molto più probabile. Quello che è stato trovato adesso, infatti, sono solo i gusci delle povere bestiole, che sono state divorate, contrariamente a quanto successo ad Aprile.
Roma, l’Associazione Earth: «Strage di tartarughe al Parco Calimera, chi sa parli»