Sono sempre più frequenti e più studiate le tecniche di truffa che interessano gli anziani. Forse è proprio l’amore smisurato per la famiglia e per i nipoti a render vulnerabili le vittime di truffa, che per veder contenti coloro che amano farebbero di tutto. Questa volta la truffa ha avuto luogo a Latina e la vittima è una nonna di 87 anni circa.
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La chiamata del nipote e quel “fidati”
A Latina, una signora ha ricevuto una chiamata dal nipote che le chiedeva una piccola cortesia: un prestito che poi, però, non le sarebbe mai rientrato. La prassi generale di queste truffe è più o meno sempre la stessa: squilla il telefono, una voce amorevole e rassicurante, che si finge di famiglia, chiede un favore e in un attimo la vittima, forse troppo generosa e fiduciosa, perde migliaia di euro.
La signora di Latina ha ricevuto una chiamata dal presunto nipote che le chiedeva di prestargli momentaneamente 4500 euro per l’acquisto di un computer di cui aveva già pagato solo una piccola parte. “Ti mando a casa una persona a ritirarli, va bene?”. La realtà è che dall’altro lato del telefono non c’è il nipote tanto amato ma un truffatore senza scrupoli che con convinzione dice alla signora: “fidati“. Dopo un po’ la tanto attesa persona che doveva recarsi a casa della donna per ritirare i soldi arriva, dicendo di esser stato mandato dal nipote di lei e chiedendole ben 5mila euro.
In questi casi però, la perdita più grave non è quella dei soldi, ma è la fiducia in se stessi che le vittime in questione iniziano a perder chiedendosi “come posso esser stato/a così stupido/a?” giungendo poi, magari, a conclusione del tipo: “Allora è vero, mi sono davvero invecchiata/o a tal punto da non capire più niente..?”. Ma chi perso davvero tanto sono in realtà i truffatori, perché per derubare e illudere degli anziani vuol dire che qualcosa o qualcuno li ha svaligiati di qualcosa di irrecuperabile, al contrario dei soldi: il senso di umanità.