Una storia raccapricciante ha visto vittime due donne, madri di famiglia, di violenza sessuale da parte di un poliziotto. L’agente, che probabilmente le fermava per multarle davanti a infrazioni stradali, chiedeva esplicitamente delle prestazioni sessuali per sorvolare sulla sanzione. I due episodi accertati dalle indagini, sono avvenuti alla presenza di bambini, che spesso erano seduti nelle auto delle donne nella noncuranza dello stesso militare, che ugualmente portava avanti le proprie violenze sessuali.
Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato a sei anni di reclusione il poliziotto, un uomo 60enne originario di Formia. All’epoca dei fatti, era un assistente capo in servizio presso il distaccamento della Polizia Stradale di Cellole, in provincia di Caserta. I giudici hanno concesso l’attenuante della minore gravità per il reato di violenza sessuale ed hanno assolto l’assistente capo dal reato di concussione perché il fatto non sussiste. Il poliziotto è stato anche interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e condannato al pagamento delle spese processuali e del risarcimento del danno, con una provvisionale di 2500 euro a favore di ciascuna delle costituite parti civili che si sono costituite in giudizio.
Le violenze sessuali messe in atto
I fatti risalirebbero al 2018, quando l’agente era impegnato nell’attività di controllo stradale nella provincia di Caserta. Il primo episodio si svolse a marzo 2018 nel Comune di Mondragone, quando l’assistente capo della polizia aveva intimato l’alt a una donna che guidava una Fiat Punto con a bordo la figlia di 8 anni. Dopo averle rilevato delle infrazioni, l’uomo aveva proposto alla conducente un incontro “hot” per chiudere un occhio davanti alla multa. Il tutto, mentre già le palpeggiava il seno e le gambe, il tutto davanti agli occhi della bambina.
Il secondo episodio è avvenuto a maggio dello stesso anno, questa volta nel Comune di Castel Volturno. Qui, la vittima è sempre una donna al volante, con a bordo i propri figli di 2 e 4 anni. Sentendo la testimonianza della signora, l’agente aveva fatto la stessa richiesta sessuale per sorvolare sulla sanzione, oltre a palpeggiarla nonostante si trovasse davanti agli occhi di due minori. Entrambe le vittime, raccontarono i fatti agli agenti della squadra mobile di Caserta che fecero subito scattare la misura cautelare nei confronti del collega con la sospensione immediata dal servizio.
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