Tutto pronto per il classico appuntamento pomeridiano di Rai 1 con Oggi è un altro giorno, la trasmissione in onda dalle 14 e condotta da Serena Bortone. Tra gli ospiti anche Anselma Dell’Olio e Franco Nero, che ricorderanno insieme Franco Zeffirelli, il noto regista, sceneggiatore, scenografo e politico scomparso nel 2019.
Dagli esordi al debutto di Franco Zeffirelli
Franco Zeffirelli, all’anagrafe Gian Franco Corsi, è nato a Firenze il 12 febbraio del 1923, da un commerciante di stoffe e dalla fiorentina Alaide Garosi Cipriani. Ha avuto un’infanzia difficile dovuta al riconoscimento paterno, che è avvenuto a 19 anni, e alla prematura scomparsa della madre. Poi, però, è rinato: dopo aver frequentato l’accademia di belle arti a Firenze, ha esordito come scenografo nel secondo dopoguerra curando una messa in scena in Troilo e Cressida. Insieme a Francesco Rosi, poi, ha avuto le prime esperienze al cinema come aiuto regista di Visconti in La terra trema e in Senso, poi ha curato bozzetti e figurini per l’Italiana in Algeri. E negli anni ’50 ha esordito come regista al teatro e al cinema.
I suoi lavori di successo
Franco Zeffirelli al Teatro alla Scala ha curato la regia di La Cenerentola e L’elisir d’amore, poi il Turco in Italia. Tra i suoi lavori ricordiamo:
- Lo frate ‘nnamorato
- Le astuzie femminili
- La boheme
- Aida
- Alcina
- Don Giovanni e Alcina
- I puritani
Negli anni ’60, poi, si è imposto in campo internazionale nel mondo del cinema con due trasposizioni shakespeariane: La bisbetica domata e Romeo e giulietta.
Zeffirelli è tra i più famosi registi italiani nel mondo e si è sempre distinto per la sua eleganza formale, per l’attenzione al melodramma e le storie d’amore.
La Traviata prima della morte
Nel 2019 ha firmato la sua ultima regia, ovvero La Traviata di Verdi. Zeffirelli, infatti, è morto il sabato precedente alla Prima del 21 giugno del 2019: per l’occasione la serata è stata trasmessa in diretta su RAI 1 con la presenza di Sergio Mattarella.
Come è morto, dove è sepolto
Franco Zeffirelli è morto il 15 giugno del 2019 nella sua casa di Roma, quattro mesi dopo il compimento del 90esimo compleanno, stroncato da una lunga malattia. I funerali sono stati celebrati nella sua Firenze, poi il regista è stato cremato e le sue ceneri sono state tumulate nella cappella di famiglia nel Cimitero di Porte Sante, a Firenze.
La vita privata, i figli adottati, l’omosessualità
Franco Zeffirelli era cattolico praticante omosessuale e aveva due figli adottivi, Francesco e Luciano. Negli anni ’50 ha avuto un rapporto travagliato con il regista Luchino Visconti: i due hanno vissuto insieme sulla Salaria, ma quella relazione è durata poco, fino alla morte di Visconti nel 1976. Aveva un pensiero liberale, anticomunista e antifascista: aveva aderito alla coalizione di centro destra ed era molto amico di Berlusconi.