Era arrivata in ospedale, al San Paolo di Civitavecchia, per quella che sembrava una fibrillazione. Qualche controllo, gli esiti che non preoccupano i medici e la decisione di dimettere la donna. Sembrava che tutto fosse andato per il verso giusto, ma purtroppo la paziente, poche ore dopo, è morta a casa. E ora l’associazione Codici, da sempre al fianco dei cittadini, ha deciso di intervenire su quella morte sospetta.
Va in ospedale e muore poco dopo le dimissioni
A perdere la vita una donna di 65 anni, deceduta circa un’ora dopo le dimissioni dal Pronto Soccorso di Civitavecchia. Lei era arrivata lì per una fibrillazione, in mattinata, poi nel pomeriggio era stata dimessa. E una volta a casa, dopo poco, avrebbe avuto un malore, che le è stato fatale. E non le ha lasciato scampo.
“Come associazione siamo impegnati da anni con azioni legali contro la malasanità – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, non possiamo dire se questo sia un nuovo caso, di sicuro ci sono degli aspetti da chiarire e questo è il motivo del nostro intervento. Abbiamo appreso delle verifiche interne avviate dall’azienda sanitaria. Un passaggio doveroso, così come le indagini. Bisogna capire come è stata seguita la paziente, se ha ricevuto un’assistenza adeguata, considerando che il decesso è avvenuto in seguito alle dimissioni, un aspetto certamente non trascurabile”.
La famiglia giovedì ha sporto denuncia e ora la Procura sta indagando: ha aperto un’indagine per omicidio colposo e ha disposto l’autopsia sul corpo della donna per fare chiarezza sulle cause del decesso.
Come segnalare i casi di malasanità
In ogni caso, l’associazione Codici è da sempre impegnata in azioni legali contro la malasanità. I casi sospetti possono essere segnalati allo Sportello Nazionale telefonando al numero 06.55.71.996, oppure scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.
Neonata morta al Sant’Eugenio di Roma
Pochi giorni fa un altro presunto caso di malasanità, questa volta a Roma. All’ospedale Sant’Eugenio una neonata è morta subito dopo il parto e i genitori non hanno avuto dubbi: si era trattato di un errore medico. Per i camici bianchi, invece, tutto sarebbe da ricondurre a una tragica fatalità, a un destino crudele. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per il reato di omicidio colposo a carico di ignoti. E ora bisognerà fare chiarezza.
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