Conosciuto al grande pubblico per la propria partecipazione alla celebre sitcom degli anni Novanta “Friends” Matthew Perry parla al People del suo nuovo libro: Friends, Lovers and the Big Terribile Thing. L’attore non ha affrontato un periodo semplice e solo dopo un delicato lavoro su se stesso è stato possibile avvicinarsi alla scrittura.
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Matthew Perry e il superamento delle dipendenze
“Ho dovuto aspettare di essere abbastanza sobrio e lontano dall’alcolismo e della dipendenza per scrivere tutto. E la cosa più importante è che ero abbastanza sicuro che avrebbe aiutato le persone”. Queste le parole dell’attore a People in merito all’uscito del suo libro nel quale racconta l’importanza di superare le dipendenze per avvicinarsi alla scrittura. Un percorso senz’altro non facile il suo che, tuttavia, lo ha visto trionfare.
La testimonianza dell’attore
Una testimonianza dura, difficile ma che al tempo stesso deve far riflettere quella che l’attore Matthew Perry ha deciso di condividere: “All’età di 34 anni mi ero già cacciato in un mare di guai…ci sono stati anni in cui sono stato sobrio. La stagione 9 è stata l’anno in cui sono stato sobrio tutto il tempo e indovinate in quale stagione sono stato nominato come miglior attore”, racconta Perry.
Matthew Perry ha cominciato a bere all’età di 24 anni, proprio quando era stato scelto per interpretare il ruolo di Chandler nella celebre sitcom. A questa forte dipendenza se ne aggiunsero delle altre che lo misero in serio pericolo. Arrivato a prendere 55 Vicodin al giorno e a pesare 128 kg, Perry è stato ad un passo dal non farcela. Il suo colon era esploso a causa dell’abuso di oppioidi, che gli costarono ben due settimane di coma, due mesi in ospedale e una sacca per la colostomia.
Nel proprio libro Matthew Perry vuole raccontare la propria storia, offrire la propria testimonianza e fornire un supporto a chi vi si riconosca, riconoscendo inoltre che la malattia non fa sconti a nessuno, attacca tutti, indipendentemente da ricchezza o notorietà.