Sulla vicenda dei mobili e dei sanitari accatastasti dentro la chiesa del College Selva dei Pini, sollevata ieri da Antonio Maniscalco attraverso una lettera indirizzata al sindaco Fabio Fucci, è arrivata la risposta dell’assessore Emanuela Avesani: “Il materiale che si trova lì dentro riguarda la cessione gratuita dei beni di proprietà comunale. Il Sindaco e la Giunta hanno deliberato la cessione gratuita degli arredi (reti, materassi, cuscini, copriletti, coperte, scarpiere, armadi e specchi) già presenti nella struttura di Selva dei Pini non più utilizzati per le esigenze dei nuovi Uffici comunali. I beni sono stati destinati alla Società Cooperativa Sociale “Centro per l’Autonomia – Michele Iacontino – ONLUS” di Marino, presso le Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli, che ha attivato, in convenzione con la Prefettura di Roma, un centro di accoglienza e servizi per i cittadini stranieri richiedenti asilo politico. Un avvio di collaborazione tra il Comune di Pomezia e la Cooperativa che si svilupperà con progetti di utilità sociale volti al reinserimento lavorativo e ai soggetti con disabilità del nostro territorio”.
Ma era proprio necessario “poggiarli” lì? “Nell’ambito dei lavori in corso nel seminterrato del Selva dei Pini e del trasloco, il mobilio donato alle Suore è stato messo dal personale del settore Lavori Pubblici nei locali della chiesa, che è in inutilizzata da anni e che non contiene al suo interno oggetti sacri come ostie o altro. Non c’erano altri posti disponibili, visto che per l’appunto sono in corso lavori di ristrutturazione dell’intero seminterrato, dove mettere gli arredi”.
Pomezia, mobilio accatastato nella chiesa, la risposta dell’assessore Avesani
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