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Trasporti: Roma-Lido, disservizi perenni. Esposito: “Chiederemo un rimborso sugli abbonamenti”

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Ritardi, disservizi, corse saltate, vagoni stracolmi, treni guasti al punto che i passeggeri sono costretti a scendere e percorrere tratti a piedi lungo i binari. La Roma-Lido è ormai un incubo per gli utenti che devono utilizzare il servizio. Le proteste arrivano su vari fronti: direttamente all’Atac, al Comune, alla Regione, al X Municipio, ma anche alla stampa sotto forma di segnalazioni. E sono talmente tante che ieri l’assessore alla Mobilità Stefano Esposito ha pensato di risarcire in qualche modo i passeggeri chiedendo ai vertici Atac “di studiare la possibilità di un rimborso sugli abbonamenti annuali, come segno di attenzione verso l’utenza”. Viste le precarie condizioni economiche dell’Atac, per sostenere una simile proposta i costi, come spiegato dallo stesso Esposito, dovrebbero essere coperti dalla Regione Lazio. “Chiederò uno stanziamento straordinario per coprire gli eventuali costi di questa iniziativa”, ha spiegato l’assessore, che ha parlato anche dei disagi che si sono verificati sulla linea ieri mattina, dando prima la colpa – attraverso una nota ufficiale – ad un ennesimo furto di rame, e poi smentendo la sua stessa dichiarazione attraverso un tweet. “Nell’ora di punta si è verificato un pesante disservizio sulla Roma-Lido causato dal furto di cavi di rame nella sottostazione elettrica di Acilia. Si tratta del 24° furto di rame che si verifica su questa tratta. Per informarlo della situazione, ho chiamato il Prefetto Gabrielli, che si è impegnato a sensibilizzare il Questore e il Comandante Provinciale dei Carabinieri per rinforzare la vigilanza notturna lungo la linea”, aveva scritto inizialmente nella nota diffusa alla stampa. Ma dopo qualche ora è apparso questo messaggio di rettifica su Twitter: “#romalido: a differenza di quanto comunicatomi questa mattina da #atac, il guasto non è stato causato da furto rame ma da cortocircuito”. Furto di rame o cortocircuito, per i viaggiatori l’odissea c’è stata lo stesso. “Purtroppo si tratta di un’infrastruttura vecchia e disastrata. L’unica soluzione sarebbe la ristrutturazione, ma servono 150 milioni di euro”. Che al momento non ci sono. Oggi l’assessore è tornato sull’argomento. “Ieri è stata una delle tante giornate di passione. Ieri mattina c’è stato un blocco dei treni per altro nell’ora di punta. Mi è stata data prima l’informazione che il tutto era causato da un furto di cavi di rame, dopo tre ore invece sono stato informato che a causare il disagio era stato un corto circuito. L’ennesimo problema di una linea che se non viene ristrutturata in maniera profonda continuerà a essere una croce. Noi abbiamo fatto quello che potevamo fare, se hai una macchina vecchia o hai le risorse per cambiarla oppure balli. Per me è una grande sofferenza, è inutile che racconti di avere in mano la soluzione perché non ce l’ho. Una battaglia persa? Non lo so, sicuramente è una situazione in cui ogni giorno ci si apre un problema”.
Esposito ha lanciato un appello agli utenti: “Se la Roma-Lido continua a funzionare è per l’abnegazione delle squadre di pronto intervento e dei macchinisti. Anche ieri qualcuno se l’è presa con loro, sbagliando. Da quando ci sono io, salvo rarissime eccezioni, macchinisti, autisti e dipendenti di Atac stanno dando il 110%, dico ai cittadini di non prendersela con loro. Prendetevela con me, mi prendo io tutte le responsabilità, ma non prendetevela con chi sta lavorando seriamente. L’utenza ha ragione, dobbiamo essere più trasparenti nelle informazioni, ma non se la deve prendere con i macchinisti, perché non sono responsabili dei disagi. Stanno dando tutto quello che possono, stanno lavorando alla grande”.

Le dichiarazioni di Esposito hanno provocato la facile reazione dell’opposizione. “Non avevamo dubbi che l’assessore Esposito, all’ennesimo disservizio della Roma-lido, non avrebbe trovato di meglio da fare che scaricare ancora una volta la sua responsabilità sugli altri – ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma – Se ne faccia una ragione: oggi è lui l’assessore ai trasporti ed è lui che deve spiegare ai cittadini i motivi per i quali ogni giorno subiscono pesanti disservizi. Prima Alemanno, poi Veltroni e Rutelli: non vorremmo che alla fine Esposito tirasse in ballo anche Nerone o qualche altro imperatore dell’antica Roma, pur di non assumersi le proprie responsabilità”.

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