Paola Egonu, campionessa della pallavolo azzurra, minaccia di lasciare la Nazionale per l’ennesima offesa razzista nei suoi confronti. La notizia getta nello sconforto tutto il team sportivo della squadra, mentre la stessa giocatrice esplode in lacrime davanti ai giornalisti che le chiedono delucidazioni: “Basta, non puoi capire”. Tutto questo nonostante il buon risultato dell’Italvolley ai Mondiali di Olanda, raccogliendo una medaglia di bronzo e sbattendo solo sul muro dello storico avversario verdeoro, il Brasile.
Ma quello che ricorderemo di questo Mondiale di Volley, non sarà certo la vittoria della Finalina contro gli Stati Uniti, portata a casa dalle azzurre con un tondo 3-0. Ci rimarranno imprese le lacrime della 23enne pallavolista italiana, che ancora mostrano come il mondo dello sport italiano sia minato dal gravoso problema del razzismo. La giocatrice esprime rammarico e soprattutto amarezza pura, ormai decisa a lasciare la maglia azzurra per le offese alla sua persona. Ai microfoni dei media è perentoria: “Basta! Basta! Non puoi capire, non puoi capirmi!”.
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Il caso di Paola Egonu fa franare il volley azzurro femminile
Prova a contenere la faccenda Giuseppe Manfredi, Presidente della Federvolley italiana: “Ci sono problematiche che vanno superate col buonsenso, vanno migliorate col dialogo, pezzo per pezzo”. Ma ormai la situazione è compromessa, nonostante le parole del numero uno della pallavolo azzurra. E’ assodato come siano presenti problemi all’interno dell’ambiente legato al volley femminile, in un castello azzurro che ora realmente pare di frenare.
La questione ha più rilevanza soprattutto perché tocca Paola Egonu, tra le giocatrici più talentuose della Nazionale e soprattutto con una crescente popolarità che è andata oltre alla sfera della pallavolo. Una situazione che ha influito sulla calma della giocatrice, soprattutto vedendo le azioni dei suoi haters, in un stato d’animo che probabilmente ha anche conseguito al suo errore decisivo nella partita contro il Brasile.
Paola nuovamente nel mirino degli haters
La talentuosa pallavolista non affronta per la prima volta una simile situazione. Già nel 2020, dovette proteggersi dagli attacchi degli haters, in occasione della sconfitta con la Serbia in occasione delle Olimpiadi di Tokyo. In quell’occasione, il suo stesso Ct Mazzanti definì la situazione come “tanta melma arrivata addosso”. L’allenatore arrivò a chiedere alle azzurre di “staccarsi da quello che le circonda, perché la melma quando arriva, arriva; ed è dura levarsela di dosso”.
Una situazione figlia del talento della giocatrice di colore, pressata perché le prestazioni di un’intera squadra devono passare dalle sue mani e soprattutto il suo talento sportivo. Una situazione che rischia di avere esiti nefasti, portando la pallavolista a lasciare i colori azzurri. Ai microfoni, lo sfogo è durissimo: “Basta! Basta! Non puoi capire, è stancante. Mi hanno chiesto addirittura perché sono italiana. Questa è la mia ultima partita con la Nazionale”.
Paola ha esplicitato il proprio rammarico prima a Marco Raguzzoni, il suo procuratore sportivo. Dopo una riflessione sulle parole dette dopo Italia-Brasile, la ragazza ha anche dichiarato: “Sono molto stanca adesso, potrei prendermi una pausa dalla nazionale, non dico però di lasciarla. Io resto fiera delle mie compagne, senza di loro io non sarei nessuno. Mi capiscono e mi supportano: sono ancora una bimba e posso anche avere dei momenti giù. Per ora non si sa cosa accadrà con i colori azzurri, sono felice per il momento di aver vinto questo Mondiale. La prossima estate si vedrà”.