Novità in arrivo per i concorsi nella Pubblica amministrazione, da novembre non verranno più pubblicati sulla Gazzetta ufficiale, ma bisognerà guardare sulla piattaforma InPa. Una innovazione che arriva dopo più di 28 anni voluta dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, affinchè si punti su digitalizzazione, semplificazione, parità di accesso ed equilibrio di genere.
Una novità alla quale se ne somma una ulteriore: cambiano le regole di accesso ai concorsi.
L’obbligo delle Pa di pubblicare i bandi sulla piattaforma InPa
Se finora, a partire dal1 luglio, le pubbliche amministrazioni potevano pubblicare i bandi di concorso su InPa, dal 1 novembre prossimo sarà obbligatoria la pubblicazione sul portale al fine di agevolare l’accesso ai candidati e, quindi, la consultazione. Per la registrazione, però, saranno necessari lo Spid, la Cns e Cie.
Questa disposizione rappresenta la conferma di un sistema che va verso la digitalizzazione.
Introdotte nuove regole
Esiste anche una regola a tutela della parità di genere che prevede che a parità di punteggio venga scelto il candidato meno rappresentato nell’ente, ma solo se sussiste uno scarto del 30% tra i generi.
Sono state inserite anche corsie preferenziali. Verranno preferiti i figli di medici morti per Covid durante il servizio, una regola che vale anche per gli atleti di gruppi sportivi militari e per i navigatori.
Verranno tenute in considerazione anche le soft skills per accedere alle Pa. Intendendo con soft skills le capacità relazionali che devono pertanto sommarsi alle competenze tecniche.