L’allarme è corso per le strade del quartiere, a Monte Mario. “Ho sentito degli spari”, “Anche io”, “Ma cosa è successo?”, “Stanno uccidendo i cinghiali”. Poi, il post dalla showgirl, anti-influencer come lei stessa si definisce ed ex hostess Alitalia Daniela Martani. Nota al grande pubblico soprattutto per avere partecipato in passato all’Isola dei Famosi, la Martani è anche un’attivista da sempre in prima linea per la causa degli animali e dell’ambiente. “Urgente, a via Taverna 176, a Roma, stanno per uccidere una mamma cinghiale con i suoi cuccioli. Accorrete in massa, bisogna fermarli”.
Questo pomeriggio, a Roma Nord, è successo di tutto. Nel quartiere è arrivata la polizia, i carabinieri, la polizia locale. L’appello – rimbalzava da giorni attraverso le chat e i gruppi di zona. Ma oggi la situazione si è fatta critica. “Ho sentito 4 spari dietro casa -denuncia un utente – Al crepuscolo, in pieno giorno, con in giro passanti adulti e bambini, pare una follia”.
Animalisti e cittadini in strada per protestare
In strada sono scese alcune decine di persone, dopo aver sentito quelli che sembravano spari, ma che gli agenti hanno detto essere petardi, scoppiati dagli stessi animalisti per far scappare i
cinghiali che dovevano essere catturati.
Le versioni, infatti, sono due. Da una parte quella degli animalisti, che sostengono che da giorni qualcuno stia sparando ai cinghiali.
C’è anche chi lancia accuse pesanti, anche se le fa a mezza bocca. “Abbiamo le prove che tutti questi animali vengono venduti per il consumo sul mercato della carne. Vi sembra normale? Se davvero ci fosse questa infezione tra i suidi – incalza una signora – ci permetterebbero di mangiarli?” I dubbi, certo, permangono.
Dall’altra, la versione fornita dalle forze dell’ordine. “I rumori sentiti erano petardi fatti scoppiare dagli animalisti”. Che li avrebbero usati per spaventare i cinghiali, i quali in questo modo sarebbero scappati, mettendosi in salvo.
Le catture
Da giorni, infatti, i cinghiali vengono catturati dai guardia parco che li addormentano per spostarli in un’altra zona. In seguito gli ungulati vengono abbattuti, come previsto dal piano di abbattimento approvato della Regione Lazio per contenere la peste suina. Ma gli animalisti non ci stanno e avrebbero tentato di salvare gli animali, cercando di farli fuggire sparando dei petardi alla vista dei guardia caccia. Questa, almeno, la versione delle forze dell’ordine.
I presenti sono comunque stati tutti identificati. Nel frattempo l’animalista Enrico Rizzi, tornato a Trapani, lancia un appello alle varie associazioni. “Dove siete, invece di difendere i cinghiali? A Monte Mario c’erano solo una manciata di persone: possibile che, su milioni di abitanti che ha Roma, non ci fosse nessuno? Dove stanno le ricche associazioni quando c’è da difendere veramente gli animali?”
Sul posto c’era la responsabile della
Sfattoria degli Ultimi,
Paola Sammaritani. E proprio lei, con una diretta da Monte Mario, ha chiesto aiuto a tutti. “Durante la diretta fate caso a come si comportano i cinghiali con noi, che a un metro di distanza hanno timore. Non è come si dice. I cinghiali sono prede, hanno paura dell’uomo. Dovete solo lasciarli liberi di scappare da voi. Non hanno paura di noi nel momento in cui capiscono che possiamo dargli da mangiare. Infatti quello che stanno facendo è mettere del cibo all’interno di gabbie trappola per catturarlo, spostarli da qui e poi sopprimerli.Questa situazione non è diversa da quella che è successa a La Spezia, per favore, date visibilità ai cinghiali inurbati di Roma. Fateci da cassa di risonanza, dateci la possibilità di aiutarli. Siamo riusciti insieme a vincere la prima battaglia per gli animali che vivono con noi in Sfattoria, adesso dateci modo di aiutare gli altri. Solo insieme possiamo vincere”.
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