Il suo nickname rassicurante, “Serio71”, faceva pensare a una persona perbene. Così come la breve presentazione e la foto. Per questo, quando, attraverso un sito d’incontri, la donna nel 2016 aveva ricevuto il suo messaggio di richiesta contatto, si era fidata. E aveva fatto malissimo. Perché lui le ha spillato 14 mila euro fingendosi un agente segreto.
L’incontro a Ostia
I due, come racconta il Corriere della Sera, si sono conosciuti nel febbraio del 2016 attraverso Meetic, uno dei più noti siti di incontri. Dopo i primi messaggi di presentazione scambiati online, attraverso i quali alla donna “Serio71” sembra una persona affidabile, decidono di incontrarsi a Ostia.
La serata è perfetta: passeggiata romantica sul lungomare, cenetta in buon ristorante e poi notte di passione in un hotel della zona. Sembra quasi una favola: tutto perfetto, tra i due c’è un feeling incredibile, due mezze mele che si sono finalmente trovate. Prima dell’alba, lui – che in realtà si chiama Salvatore e ha 51 anni – le confessa una cosa riservata. «Sono un agente dei servizi segreti», le dice. Poi si riveste e va via. Le dice di dover andare in missione, lasciandole il dubbio che debba essere un servizio pericoloso. L’alone misterioso accresce il suo fascino, come se già non fosse stato sufficiente quanto fatto in precedenza.
«Sono nei guai»
Qualche giorno dopo Salvatore telefona alla donna. «Devi aiutarmi, sono nei guai». La donna si preoccupa. In quei pochi giorni ha pensato spesso a lui, a quella serata perfetta. Certo che è disposta ad aiutarlo. Come? Presto detto: prestandogli dei soldi. Al James Bond dei siti d’incontri si era smagnetizzata la carta di credito. «Ho bisogno di 350 euro». Soldi che servivano per proseguire la missione. E la donna, ingenuamente, glieli dà con un bonifico, perché “Serio71” promette di restituirli non appena rientrerà a Roma.
Ma la storia si ripete nel tempo. Sono almeno 13 gli episodi in cui l’intrepido “agente dei servizi segreti” del web chiede i soldi alla donna. Che ogni volta ci casca. Ma alla fine, capendo di essere stata imbrogliata, si stufa e lo denuncia. L’uomo sarà giudicato dal Tribunale di Roma: adesso sì che potrà dire di essere nei guai.
Roma: prima lo adescano con un finto anello, poi lo derubano di 50 euro