Roma. Nella serata di mercoledì scorso, il primo cittadino Roberto Gualtieri ha dato ascolti agli eletti dem per un paio d’ore in totale, recependo così la loro richiesta di maggiore collegialità nelle scelte, pacata ma pur sempre risoluta.
Via libera all’aumento degli stipendi
Successivamente, il discorso è andato a finire su ben altro. Anche in questo caso, però, un tema e una notizie molto attesa dal gruppo piddino ma anche dalla restante parte dell’Assemblea capitolina in ascolto: ora il Viminale ha dato ufficialmente il via libera per l’aumento degli stipendi.
Fino a 3.100 euro netti mensili
Dunque, andranno via i gettoni di presenza, e ci sarà l’indennità complessiva che farà lievitare la retribuzione netta di ciascun consigliare fino a 3.100 euro mensili. L’atto che recepirà il decreto del ministero dell’Interno, firmato dalla ministra Luciana Lamorgese, arriverà in Campidoglio la prossima settimana. Poi ci sarà il voto che conta di unire, almeno su questo fronte, tutte le forze politiche rappresentate in Comune, o quasi.
Il voto dello scorso luglio
Ricordiamo, a tal proposito, che nello scorso mese di luglio, quando in ballo c’era la prima modifica del sistema di retribuzione, votarono a favore Pd, Sinistra civica ecologista, Roma Futura, Europa Verde, Demos, Fratelli d’Italia, Udc e Forza Italia. Erano assenti in quel frangente i leghisti, l’ex sindaca Virginia Raggi e l’ex assessore Antonio De Santis. Sempre presenti in aula, ma senza la partecipazione diretta, anche renziani e calendiani.