Sul nuovo regolamento comunale, e più precisamente sul punto che regolamenta l’accesso agli uffici, prosegue la polemica. A esprimere disappunto questa volta è il PD locale attraverso un comunicato stampa. “Immaginate se Renzi imponesse a tutti i parlamentari l’obbligo di comunicare tutti i loro spostamenti all’interno dei palazzi istituzionali: luoghi, orario, minuti, uffici visitati – si legge nella nota – Immaginate se imponesse ai presidenti di Camera e Senato di approvare un regolamento in grado di imporre un controllo di questo genere sulle funzioni parlamentari. I primi a salire sul tetto, a gridare al golpe, a mettere in atto pantomimiche sceneggiate sarebbero, nemmeno a dirlo, i parlamentari del M5S”.
“Ora – proseguono dalla segreteria del partito democratico – lasciate da parte l’immaginazione e guardate alla realtà: a Pomezia il capo dell’Esecutivo, il Sindaco della città, il grillino Fabio Fucci, ha escogitato un regolamento che mira esattamente al controllo delle funzioni dell’organo legislativo: il consiglio comunale. Con una delibera di Giunta l’amministrazione grillina ha previsto che i consiglieri comunali (ma non il Sindaco e la sua Giunta, oltre al presidente del Consiglio Comunale) debbano indicare con precisione, con tanto di modulo controfirmato all’uscita, orario, luogo, tempo e ufficio comunale visitato. Il consigliere comunale nel regolamento viene equiparato al semplice “Visitatore”; poco importa che per previsione normativa sia l’unico soggetto istituzionale ad aver diritto al libero accesso nei locali comunali (molto di più della Giunta comunale, che non è espressione della volontà popolare e non ha funzioni di controllo e trasparenza proprie del consigliere comunale)”.
“Le regole cambiano anche per i giornalisti: se prima erano liberi di svolgere la propria funzione, oggi possono farlo solo su appuntamento e vengono equiparati, anch’essi, a semplici “Visitatori”. Ecco il concetto di democrazia e trasparenza che ha in mente il M5S. La volontà di voler trasformare il comune in un’azienda, con l’organizzazione verticistica che è propria delle aziende: il capo decide, il cda delibera – conclude il comunicato – Non vorremmo far fallire i sogni della Fucci SpA, ma ci teniamo a dire che non permetteremo che il consiglio comunale, organo istituzionale votato dal popolo, espressione della democrazia, venga svuotato dei suoi poteri, come un’assemblea dei soci qualsiasi”.
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Polemiche sul regolamento, il PD: “Comune di Pomezia o Fucci S.p.A.?”
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